“La Sardegna, per la sua posizione, è al centro di un dialogo possibile tra la sponda nord e quella sud del Mediterraneo e si candida ad essere il luogo in cui questo dialogo si intensifica e porta nuovi frutti”. Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru nel suo intervento in apertura del convegno “La nuova cooperazione internazionale”, organizzato a Cagliari dal Coordinamento della cooperazione internazionale della Sardegna e dalla Regione.
“La cooperazione internazionale è un tema cruciale in questa fase storica – ha spiegato il Governatore – L'apertura dei mercati favorisce l'aumento della ricchezza ma non si occupa certamente della sua distribuzione: la cooperazione internazionale serve per garantire il governo di questi meccanismi e il ruolo della politica è quello di lavorare per includere, integrare, distribuire”.
Pigliaru ha ricordato l’approvazione, nell’agosto scorso, di una nuova legge che ha portato a compimento un dibattito sulla cooperazione internazionale durato vent’anni: "E' caratterizzata dal rispetto dei criteri di efficienza, trasparenza e economicità, attraverso una gestione delle risorse fondata sul coordinamento di tutti gli attori coinvolti nel quadro della cooperazione. Inoltre, l’istituzione di nuovi organismi, come il Comitato interministeriale, il Consiglio Nazionale per la cooperazione allo sviluppo, l’Agenzia, hanno la finalità di garantire la programmazione, il coordinamento e l’efficienza operativa degli interventi."
“In qualità di coordinatore delle Regioni per la materia della cooperazione allo sviluppo – ha aggiunto Pigliaru – ho di recente scritto al ministro Gentiloni, chiedendogli di assicurare un’adeguata partecipazione delle Regioni nei tavoli di lavoro per la predisposizione dei provvedimenti attuativi”.
Pigliaru ha evidenziato che in questi anni la Sardegna ha dato il suo contributo: "La nostra esperienza come Autorità di gestione del "Programma Enpi Cbc Med" negli anni 2007-13 è stata più che positiva (95 progetti finanziati), tanto che la Sardegna manterrà questa funzione anche nel nuovo arco di programmazione 2014-20, con la gestione di 200 milioni di fondi europei per nuovi progetti dedicati allo sviluppo socioeconomico e alle sfide della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile."
“Stiamo dando il nostro contributo e penso che potremo candidarci per avere un ruolo più importante nel futuro – ha concluso Pigliaru – In Europa siamo stati la terza Regione come progettualità: questi progetti molto concreti portano sicuramente sviluppo e benefici nei territori coinvolti, ma hanno ricadute anche a livello locale, qui in Sardegna, grazie al coinvolgimento attivo delle università e ai nuovi mercati internazionali che si aprono per le nostre imprese”. (red)
(admaioramedia.it)