Questo pomeriggio alle 16, il Consiglio regionale elegge i tre delegati sardi che parteciperanno alla seduta comune di Camera e Senato per l'elezione del Presidente della Repubblica. Come consuetudine istituzionale, in Sardegna sono sempre stati prescelti il presidente del Consiglio regionale, quello della Regione ed il leader dell'opposizione. Perciò, dovrebbero salire in aereo vero Roma, Gianfranco Ganau, Francesco Pigliaru ed il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis. Ma se dovesse trovare consenso la richiesta arrivata da Sel, Centro democratico e Partito dei Sardi, dal fronte della maggioranza potrebbe arrivare una sorpresa.
“Almeno una delle tre indicazioni sia riservata a un esponente di una forza politica non riconducibile al Patto del Nazareno, dunque all'area politica che mette insieme Sel, Rossomori, Partito dei Sardi, Centro democratico, Irs, Sinistra sarda, La Base”, avevano chiesto ufficialmente con un comunicato Michele Piras e Luciano Uras, deputato e senatore di Sel.
Trovando condivisione anche da parte del deputato del Centro democratico, Roberto Capelli, e dall’assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda: “Hanno posto una questione molto semplice e chiara – ha scritto sul suo blog il leader del Partito dei Sardi – Esiste un’altra metà del cielo oltre il Pd e il Pdl. Siamo noi, l’area della sovranità, della libertà e del lavoro. Ci siamo noi del Partito dei sardi, c’è Sel, c’è il Centro Democratico, ci sono i Rossomori, c’è la Base, c’è Irs ecc. Il Patto del Nazareno non consentirebbe a quest’area di esprimersi per l’elezione del Presidente della Repubblica e siccome il diniego è ingiusto e immotivato quest’area si mette di traverso.” Stasera il verdetto. (red)
(admaioramedia.it)