Claudio Olinto de Carvalho era una persona speciale, un grande campione, ma sopratutto un uomo affabile, generoso, sensibile e sincero. Ero diventato suo amico tanti anni fa prima della sua malattia ed ogni volta che andavamo a qualche manifestazione insieme veniva sempre travolto dall’affetto della sua gente.
Si diceva in giro che aveva tantissimi figliocci e compari sparsi e la sua disponibilità unita al suo estro calcistico lo avevano decretato come il quinto moro di Sardegna. Tanti amici lo hanno supportato moralmente anche durante la malattia e lui ha continuato a dispensare sorrisi sino all’ultimo giorno di vita. Per i suoi compagni di squadra era un fratello e un amico fidato, per il popolo sardo era Nenè, per entrambi era il campione che danzava la samba nei campi di calcio.
Ferdinando Secchi
(admaioramedia.it)
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AjoPisano
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