I ripetuti sbarchi di algerini nelle coste del Sulcis (in due giorni, nello scorso fine settimana, ben 111), insieme ad alcuni episodi di microcriminalità (scippi e furti) compiuti dagli stessi clandestini appena arrivati, o reati di altro tipo, hanno generato allarme nell’opinione pubblica. “Gli episodi che hanno visto due migranti, un pakistano e un marocchino, protagonisti di atti osceni dinnanzi a famiglie e minori, sono soltanto gli ultimi di una lunga serie – ha commentato Marcello Orrù, consigliere regionale del Psdaz – E’ inconcepibile che individui che vengono accolti in quanto rifugiati di guerra e mantenuti dallo Stato italiano, siano lasciati liberi di bighellonare per le nostre città e commettere atti di questo tipo o violenze contro i residenti come accaduto nel centro storico di Sassari alcuni giorni fa. Ciò che preoccupa maggiormente è la condizione difficile e assai precaria in cui operano le forze dell’ordine sarde nel fronteggiare l’emergenza immigrazione. Polizia e Carabinieri svolgono il loro lavoro in un contesto non facile, esponendo la propria vita a rischi enormi, e con pochissimi mezzi. E’ essenziale un cambio di passo: servono controlli eccezionali su migranti”.
Sull’emergenza degli ‘sbarchi diretti’ nelle coste sulcitane è intervenuto il capogruppo regionale dell’Udc, Gianluigi Rubiu: “Si sta trasformando in un vero e proprio allarme, vista la difficoltà di gestione dei profughi sul territorio. In pochi mesi sono arrivati nei litorali del Sulcis 400 migranti. E gli ultimi avvenimenti, con l’arresto per furto di alcuni fuggiaschi a pochi giorni dall’arrivo in Sardegna, non lasciano certo immaginare scenari ottimistici”. Per il consigliere sulcitano mancano i presidi nelle coste: “Le coste del Sulcis, da Porto Pino a Cala Cipolla sino ai litorali attorno a Teulada e Maladroxia, non sono controllati e gli sbarchi avvengono senza difficoltà. Occorre attrezzare il territorio sotto l’ottica della prima ricezione dei migranti, ma non si può certo pensare che il Sulcis Iglesiente possa trasformarsi in un territorio ripopolato dai profughi. Le strutture ricettive sono ormai al collasso con l’ospitalità di centinaia di migranti. La condizione sta diventando insostenibile, con il rischio connesso all’ordine pubblico”. (red)
(admaioramedia.it)
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Simone Bazzoni
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