Anche ieri, altri quattro sbarchi nelle coste sulcitane, che insieme a quelli del giorno prima portano, in appena due giorni, ad almeno 111 i clandestini algerini che sono riusciti a sbarcare nelle coste sulcitane. Il primo arrivo di ieri, di pomeriggio verso le 15, con due piccole barche in legno, di circa sei metri, cariche di extracomunitari, avvistate da un maresciallo dell’Esercito in servizio a Teulada, che, libero dal servizio, navigava a bordo del suo gommone al largo di Porto Pino a Sant’Anna Arresi. Il militare ha immediatamente avvisato i Carabinieri che si sono attivati per le ricerche, anche con l’ausilio di un gommone della Capitaneria. I due barchini sono stati avvistati poco dopo dal personale del gommone vicino al porto canale di Porto Pino, riuscendo a bloccarne uno, mentre l’altro continuava il suo viaggio verso la costa, dove gli occupanti scendevano fuggendo verso la pineta cercando di far perdere le loro tracce.
Durante l’attività di ricerca, i militari del mezzo navale riuscivano ad individuare entrambi gli scafisti, che rintracciati successivamente (uno a terra, l’altro ancora sulla barca scortata dal gommone) venivano arrestati in flagranza di reato (violazione delle disposizioni contro le immigrazioni clandestine, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violenza privata) dai militari della stazione di Giba. Si tratta di due algerini di 22 e 27 anni. Uno dei due, durante l’azione del maresciallo dell’Esercito che li aveva individuati, aveva anche realizzato una manovra pericolosa per obbligarlo a fermare il suo gommone, girandogli intorno ed in lingua italiana lo aveva mal apostrofato, invitandolo a farsi gli affari suoi. Gli altri 17 occupanti dei due natanti, tutti dichiaratisi algerini e tutti privi di documenti, sono stati accompagnati in una struttura di accoglienza a Sassari. I due arrestati sono stati condotti nel carcere di Uta.
A questo sbarco, che si è aggiunto ai tre del giorno prima, ne sono seguiti altri tre a riprova che le coste sulcitane, complice le buona condizioni meteo, sono diventate una facile porta d’accesso dei clandestini algerini: alle 18, a Turri, Sant’Antioco, è arrivato un barchino con altri 18 immigrati, due dei quali si sono dichiarati minorenni; alle 20.30, ad Is Arenas Biancas, all’interno del Poligono militare di Teulada, altri 16 algerini, fermati da Carabinieri e militari, dopo che la barca era stata già affondata dagli immigrati; infine, stanotte un altro sbarco, sicuramente a Porto Pino, 7 clandestini sono già stati fermati dalla Polizia, ma proseguono le ricerche per individuarne altri. (red)
(admaioramedia.it)
9 Comments
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vmastrange
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Mariella Pitzianti
Sono solo da rimpatriare!
Angelo Carta
Stato assente , complice dell’immigrazione clandestina ? Se accoglie marocchini e algerini …..che pensare ?
PirasPier
@admaioramedia Come si affossano definitivamente le speranze di rilancio di un Isola.
Mallus Marco
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Cry Mameli
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Giancarlo Saba
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