Indignazione e sconcerto per l’azione vandalica che qualche teppista, in preda ad euforia da Capodanno, ha realizzato al Bastione di Saint Remy di Cagliari. Un grave danno ad un bene pubblico, peraltro da sempre nel cuore dei cagliaritani, che ha sollecitato un’istanza di giustizia, di controllo e di punizione per i colpevoli.
Un po’ come é accaduto per i Giganti del sito archeologico di Monte Prama, vittime predestinate dei tombaroli. Tanto che tutte le Istituzioni si sono affrettate a scaricare su altri le responsabilità della custodia. Si é parlato addirittura di telecamere. Così anche per il Bastione Cagliari. Ma Luisa Anna Marras, vice sindaco del Comune di Cagliari, si é affrettata ad escluderlo: «Le telecamere non servono a nulla, serve più senso civico».
Dopo la tanto attesa sfilata del gay pride al Poetto e l’inutile registro delle coppie di fatto, dal Comune ‘buonista’ e ‘pedagogista’ ci aspettiamo un corso di senso civico per teppisti.
Arsenico
(admaioramedia.it)