Invecchiamento e spopolamento vanno ormai di pari passo anche nel Medio Campidano, lo conferma anche la ricerca dell’Ufficio studi Fnp Cisl Sardegna, coordinata da Alessandra Franceschini: la popolazione della provincia negli ultimi quindici anni è diminuita di quasi 6.000 unità (-6%) e sono saltati tutti i parametri demografici positivi. Nel 2015, i nati vivi sono stati 610 in tutta la provincia, i morti 1.140, con un saldo negativo di 530 unità. Il tasso di natalità nel 2015 è al 6 per mille, contro la media regionale del 6,9; il quoziente di mortalità è 9,9 ogni mille abitanti (9,2 in Sardegna), in 15 anni è aumentato di 1 punto percentuale. Il tasso di crescita naturale è -3,9 per mille. Negli ultimi 15 anni, gli over 65 del territorio sono aumentati di 3,30 punti percentuali: 19 ogni 100 abitanti nell’anno 2000, nel 2015 sono 22. L’indice di vecchiaia della provincia è del 206%: duecentosei pensionati ogni 100 giovani (fino ai 14 anni). Il record è a Genuri, dove quest’indice sale a 519%, a Tuili è pari a 491%, a Turri 380%. Il comune con minor numero di ultrasessantacinquenni è Pabillonis, dove solo 19 persone su 100 superano i 65 anni, seguito da Villacidro e Serramanna.
“La medicina migliore per il ringiovanimento – ha detto Oriana Putzolu, segretaria generale della Cisl sarda – è portare sviluppo e lavoro: i giovani non emigrerebbero, si formerebbero nuove famiglie, aumenterebbe il benessere”. “Per evitare negativi contraccolpi sul welfare sociale – ha sottolineato il docente universitario Luigi Minerba – è necessario il ricorso alla tecnologia: banda larga, creazione di reti pubblico-private, telemedicina, accorpamento, integrazione e messa in rete dei servizi alle popolazioni locali”.
Ma non solo, anche economia in crisi, buste paga sempre più rare, restano solo le pensioni: nel 2015 il Medio Campidano era la provincia più povera d’Italia. Gesturi ha il reddito medio pro capite da pensione annua più basso tra i comuni della provincia: 9.896,04 euro, seguito da Pauli Arbarei con 10.259,17; mentre Il reddito medio pro capite da pensione più alto si registra a San Gavino con 14.861,57 euro, seguito da Guspini con 13.984,57.
“E’ il territorio la dimensione ideale per attuare politiche coerenti con la nuova sfida demografica – hanno detto Piero Agus, segretario generale Cisl pensionati Sardegna, e Paolo Melis, segretario generale Fnp territoriale – Poiché in quest’ambito le istituzioni e le associazioni rappresentative degli anziani e gli operatori socio sanitari possono integrarsi in modo efficiente coniugando sviluppo e giustizia sociale”. (red)
(admaioramedia.it)