Gli atleti della Polisportiva Olimpia Onlus di Cagliari e del Sarrabus coi presidenti Carlo Mascia e Severino Urrai hanno partecipato al 2° Basket camp a Santa Teresa di Gallura dal 12 al 18 giugno. Per il secondo anno consecutivo il direttore del Camp è stato Mario Floris, con la collaborazione di uno staff formato da Federico Xaxa, Matteo Pitzalis, Marica Maranini, Walter Catani e Federico Melis, che hanno insegnato ai ragazzi, attraverso un intenso programma di lavoro giornaliero personalizzato, le tecniche della pallacanestro. Ogni giorno, al palasport comunale, in due allenamenti giornalieri, hanno curato in modo particolare l’aspetto tecnico e fisico degli atleti, che sono stati divisi in gruppi di lavoro, alternando gare e tornei in modo gioioso e divertente. Tutti ospiti all’Hotel Majore, atleti, staff ed organizzatori hanno trascorso una settimana ricca di emozioni, alternando la fatica a momenti di relax. Fino a non molto tempo fa, un disabile intellettivo non poteva svolgere attività sportive, ma ora finalmente ora è tutto cambiato: disabilità e sport finalmente possono coesistere grazie alle nuove tecniche che offre la scienza ed a persone altamente qualificate, come coach Floris, contribuendo a far cadere i troppi pregiudizi.
“La Polisportiva Olimpia Onlus lavora in questo campo ormai da decenni – ha ricordato il presidente Mascia – L’attività sportiva non produce solo un benessere fisico, ma diventa un importante strumento educativo, oltre a favorire lo sviluppo cognitivo. Con questo ‘Special Camp’ di basket abbiamo dimostrato ancora una volta, che l’attività sportiva di gruppo diventa strumento educativo di grande efficacia, se non perde l’aspetto ludico. Il ruolo del Camp è fondamentale nell’intervento rivolto ai soggetti disabili, che hanno così modo di trovare elementi di valorizzazione personale, praticando con motivazione e divertimento, un’attività che contribuisce a migliorare la loro autostima. L’attività motoria nel disabile è il mettere in gioco le sue capacità residue in un mondo che gli ricorda ciò che non è in grado di essere, ma ciò che è in grado di fare”. (red)
(admaioramedia.it)