EUROPARLAMENTO, CasaPound contro Soru: “Dimettiti da Strasburgo senza perdere altro tempo”

Dopo la condanna a 3 anni per evasione fiscale di Renato Soru, che ha portatori alle sue dimissioni da segretario regionale del Pd ed all’uscita dal Gruppo dei Socialisti e Democratici a Strasburgo, anche CasaPound interviene chiedendo le dimissioni da parlamentare europeo. Contemporaneamente a Cagliari, Sassari, Carbonia, Quartu Sant’Elena, Alghero, Elmas e Monserrato sono stati affissi alcuni striscioni: “Faccio l’eurodeputato anche se condannato, cit. Soru” e “Della condanna me ne frego, cit. Soru”.

“Sta diventando una barzelletta la storia del guru del Pd sardo che rinuncia alla presidenza regionale del partito mentre a Bruxelles non manifesta la minima intenzione di scollarsi dalla poltrona di europarlamentare – ha scritto in una nota CasaPound – e la vicenda assume gli stessi toni tragicomici con cui all’interno del partito italiano con più condannati nella storia si continua a parlare di ‘questione morale’ e di legalità. Divertente è anche la mossa dell’ autosospensione dal gruppo del Parlamento europeo per migrare al gruppo dei non iscritti: una sorta di contentino per chi, della stessa area politica, ha iniziato a percepire la sua presenza ingombrante”.

Ma la protesta del Movimento si sofferma soprattutto contro la permanenza di Soru nella Commissione Affari economici e monetari (Econ): “Uno straordinario conflitto d’ interessi visto che la Commissione si occupa anche di elusione ed evasione fiscale, reato per il quale è stato condannato. Soru rassegni le dimissioni da europarlamentare senza perdere altro tempo: aspettare la condanna definitiva, che secondo la legge Severino potrebbe portare alla sua espulsione forzata dal massimo organo politico europeo, significherebbe macchiare di una vergogna planetaria il popolo sardo che egli si ostina a rappresentare a livello internazionale”. (red)