“La soluzione del problema low cost non dipende dalla volontà o dal coraggio della Regione o dell’assessore ma dalla normativa comunitaria che consente interventi ma solo a certe condizioni”. Con queste parole, l’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, ha cercato di difendere, durante l’audizione davanti alla quarta Commissione del Consiglio regionale, l’operato della Giunta Pigliaru nella vicenda dei collegamenti aerei low cost da e per la Sardegna.
“E’ stato possibile comprare traffico sfruttando sia i buchi del sistema che la mancanza di sanzioni – ha ricordato l’assessore Deiana – ma ora le regole europee ci sono e dobbiamo muoverci in quel perimetro: possono essere finanziate le società di gestione degli aeroporti a patto che dimostrino, numeri alla mano, che hanno migliorato i loro risultati gestionali e le compagnie, ma solo con risorse provenienti da attività ‘non aviation’, cioè commerciali, comunque all’interno di una cornice che è quella delle regole del mercato e della concorrenza”.
In attesa della sentenza sulla procedura relativa ai presunti aiuti di Stato, l’Assessore ha ricordato che “una parte molto importante della vicenda è seguita ai massimi livelli, dal presidente Pigliaru, dal ministro Delrio e dal premier Renzi”, perciò è ottimista, anche su “un esito positivo del negoziato con Ryanair per quanto riguarda l’abolizione delle tasse aeroportuali per la Sardegna, che sono alla base del temporaneo disimpegno della compagnia dalla Sardegna”. Rispetto alla Continuità territoriale 2, Deiana ha ricordato che “i conti si fanno alla fine perché sulle rotte abbandonate da Alitalia e Meridiana i vettori, tradizionali e low cost, si sono moltiplicati creando una situazione di forte concorrenza; è vero che non fanno servizio pubblico ma si può pensare ad un meccanismo più leggero con pochi paletti (tetto tariffario, frequenze dei voli per almeno 5 giorni su 7, possibilità di andata/ritorno senza pernottamento), secondo noi può funzionare e cercheremo di attivarlo da ottobre”.
Secondo il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa, “Deiana ha detto le cose che stiamo dicendo da due anni: se ci avesse ascoltato oggi la Sardegna non si troverebbe in queste condizioni disastrose dal punto di vista dell’accessibilità. Dopo aver sempre parlato di una inutile Continuità territoriale verso le capitali europee, oggi dice che sarebbe ipotizzabile una soluzione con vincoli meno rigidi, vale a dire fare quella manifestazione di interesse che gli abbiamo consigliato sin da allora, allorché il Governo ha recepito le direttive europee. Infatti, la Ct2 può essere realizzata con manifestazione di interesse per 6/7 rotte e con pochi vincoli, aperta a tutti I vettori interessati seguendo le regole del bando, ma senza creare monopoli”.
“La Regione – ha aggiunto Cossa – avrebbe dovuto presentare un progetto serio, in cui dimostrare prima la redditività delle rotte e le quantificare le ricadute economiche sul territorio, cosa che non ha voluto o non ha saputo fare. La situazione di oggi è figlia delle non scelte di allora. Pensare di risolvere il problema implorato la clemenza delle istituzioni europee è inutile e umiliante. Ancora più umiliante è vedere le istituzioni prostrarsi davanti a una società privata come Ryanair, che ha ben capito la totale incapacità di chi governa”. (red)
(admaioramedia.it)
9 Comments
webnauta59
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Michele_Cossa
RT @admaioramedia: Deiana: Problema low cost non dipende da mia volontà ma da norme comunitarie. @Michele_Cossa : Dice cose che negava http…
webnauta59
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Bruno Demi
Ma chi dice la verità ? Perché non è più chiaro ed esplicito il “nostro” Assessore ai Trasporti? Come consulente della giunta di centro destra presieduta da Cappellacci pare non dicesse le stesse cose!?!?!
Roberto Porqueddu
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