Il Comune di Santa Giusta vuole la Zona Franca doganale per il suo porto industriale. Una proposta in tal senso è stata predisposta dalla Giunta e verrà portata in Consiglio comunale nei prossimi giorni. La delibera della Giunta regionale, adottata il 22 aprile, ha infatti approvato l’attivazione delle zone franche doganali previste dall’articolo 12 dello Statuto speciale sardo. L’individuazione di questa tipologia di zone franche si limita a creare vantaggi sulla fiscalità delle merci che transitano in determinate aree, con specifiche procedure, e per questo ha sollecitato l’interesse degli enti locali che hanno competenza su porti ed aeroporti.
“Vogliamo la zona franca doganale non interclusa – ha dichiarato il sindaco Antonello Figus – perché potrebbe attrarre nuove aziende che si caratterizzano per attività di lavorazione delle merci sul posto per poi essere esportate, con evidenti vantaggi economici per la comunità di Santa Giusta e di tutto l’Oristanese. L’auspicio è che anche Oristano deliberi per il territorio di sua competenza. Frattanto, in attesa di altre decisioni, l’organismo di gestione che noi proporremo alla Regione, sarà composto dal solo Comune di Santa Giusta”.
Alla richiesta di Santa Gusta, quindi, potrebbe far seguito a breve anche quella di Oristano, che ha competenza sulla parte nord della Zona Industriale del Comprensorio. I tempi sembrano strettissimi, in quanto l’Unione europea, alla quale le domande degli Enti dovranno essere inviate, dopo l’approvazione da parte del Governo, non potrà più concedere autorizzazioni per nuove zone franche doganali non intercluse dal 1° giugno di quest’anno.
Piero Attilio Manca
(admaioramedia.it)