L’Autorità garante della concorrenza ha aperto un fascicolo nei confronti delle società del gruppo Onorato, Tirrenia-Cin e Moby, per accertare eventuali condotte abusive ”nel settore del trasporto marittimo di merci da e per la Sardegna”, in particolare “riguarda l’ipotesi di un abuso di posizione dominante che sarebbe stato attuato, in violazione dell’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, ostacolando con varie modalità l’operatività di una società concorrente in questo settore e minacciando il pieno sviluppo concorrenziale di tali servizi di trasporto marittimo”. Perciò, l’Antitrust, coadiuvata dal Nucleo speciale Antitrust e dal Nucleo speciale frodi tecnologiche della Guardia di finanza, ha eseguito una serie di ispezioni nelle sedi delle società, ma anche di una società di spedizioni marittime. La procedura è stata aperta dopo le segnalazioni di due società di trasporti tra la penisola e la Sardegna (Trans Isole e Nuova Logistica Lucianu) e di un’altra compagnia di navigazione (Grimaldi Euromed) per presunti comportamenti irregolari.
“Lo scorso 23 gennaio, con una lettera inviata al Ministro dei Trasporti, avevo sollecitato un intervento e l’Autorità garante potrà chiarire se quanto denunciato da alcune aziende sarde risponda al vero”, ha commentato il senatore del Pd, Silvio Lai. Soddisfazione anche da parte dell’ex governatore Cappellacci (Forza Italia): “Sul piano politico rileviamo che il ‘sistema Tirrenia’, come conosciuto dai sardi, continua ed è, oggi come ieri, un freno allo sviluppo della nostra terra. In due anni la Giunta non ha fatto nulla e neanche la sentenza della Corte costituzionale che, su ricorso della Giunta di centrodestra, ha sancito che la Sardegna non può essere estromessa dalle decisioni in materia di trasporti marittimi, è stata utilizzata dall’Esecutivo, che ha accettato supinamente piccoli aggiustamenti della convenzione in cui risultano evidenti i vantaggi per gli armatori mentre sfuggono del tutto quelli per i passeggeri e per la Sardegna. Speriamo che il faro dell’antitrust sia anche una sveglia per un presidente che non vede, non sente, non parla”. “Era ora – ha detto il deputato Mauro Pili (Unidos) – Finalmente si persegue il vergognoso abuso di posizione dominante sulle rotte per la Sardegna ed accende i riflettori sulla scandalosa gestione del monopolio del trasporto marittimo sia merci che passeggeri. Ora non resta che attendere l’esito di questa inchiesta, ma è certo che non dovrà essere più possibile un sistema di monopolio che discrimina prima di tutto la Sardegna e i sardi”. (red)
(admaioramedia.it)