La Regione ha deciso di riconoscere la rete Liantza come “strumento di raccordo tra i soggetti che operano nel settore e di supporto alla Consulta regionale per l’Immigrazione e agli organi istituzionali che operano per la pianificazione delle politiche migratorie”. Perciò, ha firmato ;un Protocollo d’intesa in materia di immigrazione coi soggetti aderenti alla Rete: istituzioni, organismi privati ed associazioni di volontariato, che, a vario titolo in Sardegna, svolgono azioni a favore degli immigrati che si trovano nella regione. Con il Protocollo la regione intende operare in ottica inter-istituzionale per la diffusione e lo scambio di conoscenze e informazioni sui temi dell’immigrazione; verificare le politiche avviate, in modo da misurare la rispondenza tra azioni intraprese e fabbisogni espressi; rafforzare la cooperazione istituzionale tra i diversi Assessorati coinvolti; raccordare le attività organizzate dagli Enti locali e dal mondo dell’associazionismo; mappare le esigenze, così da definire i nuovi provvedimenti amministrativi e legislativi ed assicurare azioni concertate ed integrate. La rete Liantza ('legame' in sardo), finanziata dall’Assessorato del Lavoro con risorse del Por Fse 2007-13, è nata nell’aprile 2014 ed ha raccolto le adesioni di circa 700 soggetti: Regione, Comuni, associazioni di volontariato, operatori e rappresentanze degli immigrati.
“Viene riconosciuto il valore di Liantza, prima rete in Italia con queste caratteristiche – ha commentato l’assessore del Lavoro, Virginia Mura – Mettiamo a sistema questa esperienza virtuosa nell’affrontare il tema dell’immigrazione, che è una valida interfaccia per la Consulta regionale per l’immigrazione, organo istituzionale costituito presso l’Assessorato. Questa collaborazione ci potrà aiutare a utilizzare al meglio le risorse economiche a disposizione delle politiche per l’immigrazione, favorendo risposte coordinate ed efficaci ed evitando inutili duplicazioni. L’immigrazione è un tema di grande complessità, che richiede soluzioni elaborate con il contributo di tutti i soggetti coinvolti. Dopo la fase di prima accoglienza, che procede su binari autonomi, una fase molto delicata su cui l’Assessorato vuole agire con sempre maggiore energia, è quella dell’inclusione sociale dei migranti, attuata soprattutto attraverso il loro inserimento lavorativo, che può essere anche un formidabile strumento di integrazione culturale”.
"E' stupefacente l'enfasi con cui l'assessore Mura annuncia questo mega progetto – ha commentato Marcello Orrù, consigliere regionale del Psdaz – La vera priorità della Giunta Pigliaru è il lavoro ai migranti. Nonostante migliaia di sardi, giovani, meno giovani, tanti padri di famiglia, lottino ogni giorno per sbarcare il lunario a causa della mancanza di lavoro. Proprio l'assessorato regionale al lavoro lo scorso mese ha tagliato dagli ammortizzatori sociali 7000 sardi grazie alle politiche del governo Renzi che ha cancellato i sostegni per la cassa integrazione in deroga. Ogni giorno nelle nostre città assistiamo all'immagine di decine e decine di nostri corregionali in difficoltà che fanno la fila davanti alla Caritas o dinnanzi alle mense delle parrocchie che, in silenzio, svolgono un immenso lavoro di assistenza e volontariato. E la Giunta che fa? Pensa al lavoro dei migranti, che peraltro costano allo Stato ben 1.000 euro ogni mese. E' vergognoso: prima i Sardi". (red)
(admaioramedia.it)
7 Comments
Maria Bonaria Usalla
Che bella pensata.e i sardi?
Marzio Pintori
Che gli frega a lei, prende più di 10.000 al mese.
Luciano Deiana
gli idiotti non stanno tutti sulla luna alcuni stanno sulla terra . per quanto possa capire certe cose . mi rifiutto lo stesso di capirle vi sarebero molti emigrati che vorrebero tornare a casa . Vi sono tanti sfortunati che ne vorrebero possedere una vi sono tanti indigenti che vorrebero un posto di lavoro. messi a posto questi si pensi a gli altri . non ho mai sentito di un pato di solidarieta ‘ per il 20% dei disocupati sardi ? se sbaglio qualcuno mi correga
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