Un punto strappato al 92°: considerando la rosa falcidiata dagli infortuni, il vento prepotente di Trapani e due rigori contro non fischiati, è da considerarsi davvero un punto d'oro.
Il Cagliari è stato schierato all'inizio con l'insolito 3-5-2, per dare man forte con gli esterni difensivi ad un centrocampo ridotto numericamente all'osso. Ma come è capitato altre volte negli ultimi mesi, i sardi si sono resi protagonisti di un avvio terrificante. Il Trapani era infatti passato in vantaggio all'8° minuto con il capitano Pagliarulo, lesto ad insaccare un pallone vagante a pochi passi da Storari. Raddoppio ad opera di Citro all' 11°, infilatosi in una voragine della difesa cagliaritana e bravo a depositare a porta vuota dopo aver scartato il portiere ospite. Un doppio pugno nello stomaco.
Ad avvalorare l'inadeguatezza del 3-5-2, un altro contropiede ed un'altra prateria aperta per i padroni di casa, fortunatamente non sfruttata da Perticone. Il Trapani aveva poco prima recriminato per un rigore non concesso per fallo su Citro, con il “Provinciale” ad urlare “buffone” all'arbitro Pasqua. Resosi conto del modulo infelice, Rastelli è corso ai ripari all'intervallo togliendo Pisacane ed inserendo Melchiorri, ripristinando il buon vecchio e caro 4-3-1-2. Lo stesso attaccante di Treia si è subito reso protagonista al 48°, servendo l'assist a Farias per accorciare le distanze. Un secondo tempo in cui i sardi hanno creato decisamente di più rispetto alla prima frazione. Altro probabile rigore negato al Trapani e altri insulti feroci all'indirizzo del direttore di gara. Al 69° minuto Melchiorri si è mangiato una ghiotta occasione, colpendo di testa in solitudine senza centrare la porta. Due minuti dopo il 90°, ecco il premio forse eccessivo per il Cagliari: Cerri al limite dell'area ha servito João Pedro, che si è accentrato e ha scaricato un tiro – non irresistibile – che ha sorpreso Nicolas.
Nei secondi finali, l'allenatore di casa Cosmi si è fatto espellere. Forse covava già quella vena polemica che ne ha contraddistinto il dopo-partita, in cui ha (non troppo velatamente) insinuato che il Cagliari sia spinto da favoritismi e che oggi sia stata scritta una pagina di calcio sporco. Di certo, una reazione esagerata: ma è anche vero che il Trapani avrebbe meritato la vittoria. I rossoblu di Rastelli hanno intanto ripreso a far punti ma hanno anche perso la vetta, di nuovo scavalcati dal Crotone. Bisogna comunque concedere le attenuanti per il periodo ricco di defezioni. Sicuramente, a organico ripristinato, le cose gireranno diversamente: anche perché alcuni giocatori, utilizzati per cause di forza maggiore, non stanno dimostrando di essere all'altezza della situazione.
TABELLINO
Trapani (3-5-2): Nicolas – Perticone, Pagliarulo, Scognamiglio – Fazio, Eramo, Nizzetto, Coronado (64' Raffaello), Rizzato – Citro (90' Montalto), Petković. Allenatore: Cosmi.
Cagliari (3-5-2): Storari – Pisacane (46' Melchiorri), Salamon, Krajnc – Balzano, Cinelli, Colombatto (51' Deiola), João Pedro, Murru – Farias, Sau (68' Cerri). Allenatore: Rastelli.
Arbitro: Pasqua (Tivoli).
Reti: 8' Pagliarulo, 11' Citro, 48' Farias, 92' João Pedro.
Ammoniti: Pisacane, Colombatto, Citro, Eramo, João Pedro, Petković.
Espulso: Cosmi (94') per proteste.
IL MIGLIORE
Melchiorri: l'attacco del Cagliari, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, non può rinunciare al suo apporto. Appena entrato ha regalato a Farias la palla giusta per il 2-1, mettendo sempre in apprensione il Trapani quando chiamato in causa.
IL PEGGIORE
Krajnc: per gli infortuni di Capuano e Ceppitelli deve essere impiegato 'per forza'. Ma questo ragazzo, nazionale sloveno, non è all'altezza di una squadra importante. Forse neanche della categoria.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)
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