Forza Italia ha deciso di rivolgersi al Governo nazionale per evitare l’aumento di Irpef ed Irap, votate lo scorso 23 dicembre dal Consiglio regionale, con l’obiettivo di risanare i conti della sanità. L’istanza per promuovere la questione di legittimità costituzionale è stata presentata all’Ufficio del Consiglio dei Ministri preposto alla verifica delle leggi regionali e delle province autonome, su iniziativa del consigliere Marco Tedde e sostenuta da tutto il gruppo consiliare. Secondo i firmatari dell’istanza, «la legge viola l’articolo 10 dello Statuto regionale che consente di modificare l’imposizione fiscale solo ‘al fine di favorire lo sviluppo economico dell’Isola’ e non per dare copertura al disavanzo del sistema sanitario. La norma contestata violerebbe, inoltre, il decreto legislativo n.446 del 1997 che vieta un aumento delle tasse superiore allo 0,5%».
«La Giunta – ha spiegato Tedde – ha invece stabilito aumenti superiori richiamando un altro decreto, il n.68 del 2011, che però si applica solo alle Regioni a statuto ordinario». Anche l’ex assessore regionale del Bilancio della Giunta Cappellacci, Alessandra Zedda, ha evidenziato alcuni dubbi: «Le nuove addizionali Irpef potranno essere riscosse solo a partire dal 2017, nel 2016 non arriveranno dunque risorse fresche per la copertura del deficit della sanità. Quest’anno, invece, sarà difficile per le imprese che dovranno versare l’Irap senza le riduzioni previste dalla Giunta per il prossimo triennio e cancellate con la legge approvata il 23 dicembre scorso». «L’aumento di Irpef e Irap rischia di creare un circolo vizioso – ha detto Antonello Peru – Andrà ad incidere sui consumi e causerà un minore gettito di Iva». Per Ignazio Locci «la Giunta non vuole ripianare nessun deficit, le misure deliberate servono solo a continuare a foraggiare la sanità senza razionalizzare la spesa».
Forse, l’istanza sarà superflua perchè nel frattempo alcune dichiarazioni di esponenti della maggioranza fanno pensare ad un pentimento del centrosinistra: «Nella storia dell’Autonomia non si era mai vista una legge scritta con l’inchiostro simpatico, che scompare un mese dopo l’approvazione – ha evidenziato il capogruppo azzurro, Pietro Pittalis – E’ l’ennesima giravolta di un centro-sinistra indeciso su tutto: continuità territoriale, low-cost, legge edilizia, enti locali. La maggioranza sta attraversando una profonda crisi di nervi, di idee e perfino di leadership, visto che il presidente ‘a scomparsa’ è totalmente assente sui temi cruciali per la Sardegna e lascia la guida ad un suo assessore. Le tasse, secondo loro, inevitabili, sono evitabili?»
Secondo Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, si prospetta un possibile ritiro dell’aumento delle tasse: «Si atteggiano a Robin Hood, ma sono solo dei Dracula pasticcioni, costretti ad una clamorosa retromarcia. Fino a una settimana fa sostenevano che questa scelta era inevitabile, che non c’era altra strada ed altre frottole, oggi invece affermano l’esatto contrario, evidentemente è successo qualcosa. Non è improbabile che, come spesso accade per prassi, il Governo abbia preavvisato che potrebbe impugnare una legge che è palesemente illegittima. Ora tentano di contrabbandare come aggiustamento quella che è una scelta obbligata. Confutato il teorema di Pigliaru, cadono anche le balle con cui hanno provato a nobilitare una buffonata: prima hanno tassato i sardi per nascondere l’errore contabile di una Giunta che ha dimenticato di stanziare in bilancio soldi sufficienti per la Sanità, poi si sono resi conto che la tassa é illegittima e alla fine corrono ai ripari». (red)
(admaioramedia.it)
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