E’ stato completato il lavoro di ‘incapsulamento’ dei detriti della miniera e la collina che sovrasta la spiaggia sassarese dell'Argentiera è in sicurezza. Il taglio del nastro è avvenuto qualche giorno fa con l’apertura della passeggiata lungo i terrazzamenti caratterizzati dai lampioni a risparmio energetico che illuminano l'intera struttura realizzata con un sistema di gradoni. Con l'intervento è stato così risolto il problema ambientale, rappresentato dal cumulo di inerti di miniera, ‘confinati’ sotto una struttura in cemento armato che consente la fruizione dell'ambiente senza pericoli, perché i metalli pesanti sono intrappolati e non si disperdono nell'ambiente, nell'acqua e nell'aria. La scelta del cemento armato è stata fatta per fornire una discesa a mare percorribile dai fruitori del parcheggio. La strada, infatti, non era percorribile da anni, perché interdetta dal Demanio. Le aiuole tra i terrazzamenti ospitano piante tipiche della zona, elicriso, lentischio e rosmarino. Infine, è stato previsto uno spiazzo che potrà essere utilizzato anche per ospitare spettacoli o concerti.
«Un intervento – ha sottolineato il sindaco di Sassari, Nicola Sanna – che oltre a mettere in sicurezza il sito lo rende graziosamente fruibile, l'incapsulato contiene piccole piazzette utilizzabili come solarium. Diverse aree, sulle quali sono state piantumate alcune specie vegetali autoctone, con la crescita daranno un ulteriore contributo alla compatibilità ambientale del manufatto».
Secondo la comunicazione del Comune di Sassari, il costo di tutti i lavori si aggira intorno al milione e mezzo di euro, ma per l’eurodeputata del Movimento 5 stelle, Giulia Moi, il progetto «dell'Argentiera e del suo complesso minerario è costato ai cittadini 8 milioni di euro». «I sardi salutano il 2015 con l'amaro in bocca per l'evidenza delle magagne di un progetto durato anni – ha detto l’esponente grillina – A Bruxelles mesi fa avevo inoltrato un’istanza ufficiale alla Commissione per vederci chiaro sulle modalità di utilizzo e di spesa dei fondi per la messa in opera del progetto della nuova Argentiera. Mi è stato risposto che l'Europa avrebbe atteso la scadenza fissata alla fine del 2015 per verificare che i soldi utilizzati per il progetto fossero stati impiegati correttamente nelle opere di ristrutturazione, pena il recupero degli stessi importi da parte dell'Ue».
«Il Movimento era contrario al progetto fin dall'inizio, anche a livello locale – ha spiegato l’Europarlamentare – Prova ne è l'esposto che i consiglieri di Sassari hanno presentato alla Corte dei Conti e ci resta un sospetto su questa amara vicenda, che arrivati a questo punto è una certezza: che questi 8 milioni di euro abbiano seguito altri e meno virtuosi percorsi, ma prima o poi tutte le ruberie verranno a galla». (red)
(admaioramedia.it)
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