PESCA, Vallascas (M5S): “In riferimento al tonno rosso, urge un riordino del settore per eliminare lforti disparità tra regioni”

Serve una riorganizzazione della pesca del tonno rosso su base regionale, non più nazionale. E’ questa l’idea del deputato del Movimento 5 Stelle, Andrea Vallascas, proposta in una mozione per ottenere un impegno del Governo ad avviare un processo di riorganizzazione del sistema: «Serve per garantire pari opportunità a operatori e marinerie locali. Un’esigenza sentita in particolare in Sardegna dove, a fronte di una grande tradizione, in questi anni le nostre barche e i nostri pescatori sono stati penalizzati, e di fatto esclusi, dai criteri che regolano il sistema delle “quote ammissibili di cattura”».

A partire dal 1999 con l'introduzione del sistema di contingentamento del prelievo del tonno rosso da parte dell'Unione europea, il Ministero aveva definito i criteri per l’individuazione delle imbarcazioni ammesse alla cattura: «Questi criteri – ha spiegato Vallascas – hanno determinato una situazione disomogenea tra regioni e ha prodotto una grave discriminazione tra le marinerie interessate dalla rotta del tonno, molte delle quali sono state di fatto escluse dalla pesca. Una grave disparità di opportunità a cui si aggiungono le ripercussioni negative per i territori interessati, a causa delle mancate ricadute sull'indotto e il mancato reddito, visto che le imbarcazioni che pescano nel nostri mari rivendono il pescato nei mercati della penisola».

«A distanza di 15 anni dall'introduzione delle quote – ha concluso il deputato grillino – il sistema della pesca ha rivelato una serie di criticità e incongruenze che vanno affrontate con una suddivisione delle quote, non più su base nazionale, ma regionale. Un sistema che valorizzi, e non escluda, gli operatori e le economie locali. Anche la semplificazione di regole e sanzioni per la pesca accidentale che risultano di difficile interpretazione con conseguenze negative per gli operatori del settore». (red)