È ormai chiaro a tutti che per l’ennesima volta è in atto un attacco mediatico e politico ai Poligoni militari in Sardegna. Articoli di giornale, trasmissioni radio, servizi televisivi da parte di testate, radio e tv, alcuni dei quali percepiscono finanziamenti pubblici (e quindi dovrebbero essere imparziali) stanno appoggiando e cercando di portare avanti una guerra contro la presenza militare nella nostra Isola.
Se tutto ciò avvenisse in modo corretto, sarei il primo a non aver nulla da ridire, poiché le idee altrui si possono non condividere ma vanno sempre rispettate. Il problema è che da ormai troppi anni si fa leva su una massa di informazioni senza allo stesso tempo verificarne le fonti e la veridicità. Ultimo in ordine cronologico l’articolo comparso su "L’Unione Sarda" (28 ottobre 2015) nel quale si voleva far credere che a Quirra e Perdasdefogu ci fossero troppi aborti spontanei facendo riferimento a una tesi universitaria che – se solo fosse stata letta attentamente – dice tutt’altro. Nell’articolo si parla di dati incontrovertibili e di certezze, mentre nella tesi si afferma chiaramente che “in nessun caso, le differenze rilevate tra i sottogruppi aggregati per specifiche esposizioni rispetto ai tassi di riferimento di malformazioni congenite (Emilia Romagna 2005) o di aborti spontanei (Sardegna 2007) sono risultate supportate dalla significatività statistica”.
Uno studio preliminare, quindi non definitivo, che parla di un “lieve aumento del tasso di abortività spontanea tra le coniugi dei dipendenti civili e militari del Poligono Interforze del Salto di Quirra”, in cui si afferma che “prudenza nell’interpretazione del risultato è richiesta per la mancanza di precedenti indicazioni al riguardo da parte della letteratura” e ancora che “solo uno studio cita la possibilità di un aumento dell’abortività spontanea nel personale militare di genere femminile esposto direttamente a radiofrequenze. Tuttavia, in questo studio, l’esposizione considerata è quella paterna, il che suggerirebbe l’imprinting del genoma gametico maschile quale unico possibile meccanismo d’azione. Peraltro, una più recente rivalutazione della letteratura sull’argomento ha escluso anche l’ipotesi di un effetto diretto dell’esposizione diretta sulla funzione riproduttiva”.
“Per quanto riguarda le altre esposizioni (…) nessuna ha mostrato effetti sul tasso di malformazioni congenite o su quello di abortività spontanea”. Inoltre, “giova tuttavia sottolineare, ancora una volta, i limiti interpretativi generati dalla scarsa numerosità degli eventi malformativi osservati e dalla ridotta numerosità di alcuni sottogruppi di esposizione ad agenti specifici, nonché della necessità di tenere conto dei possibili confondenti, quali l’età materna e l’abitudine al fumo di tabacco”. Purtroppo, e questa è la triste realtà, ci ritroviamo alcuni giornali e media schierati, per non utilizzare la parola faziosi, che da alcuni anni non fanno altro che dar spazio e quindi di conseguenza voce a tutte quelle 'notizie' (perdonate la bestemmia) che distruggono l’immagine, l’economia, ma soprattutto la dignità di tutti quei territori, di tutte quelle popolazioni e di tutte le attività lavorative e non, che ospitano i Poligoni militari. Ma soprattutto infangano l’onore dei militari, dei dipendenti civili e dei Poligoni stessi, alimentando la campagna d’odio nei loro confronti. Anche nel giorno dell’Unità Nazionale e nella giornata delle Forze Armate, che tanto hanno fatto, tanto fanno e tanto faranno per difendere i diritti di tutti i cittadini italiani, compresi quelli delle persone da cui vengono denigrati e offesi.
Fabio Lai – Perdasdefogu
(admaioramedia.it)
38 Comments
Claudio Porta
assolutamente in disaccordo, mi spiace ma a questo articolo, che non spiega niente ma confuta in modo grossolano uno dei 100 motivi per il quale sarebbe meglio non avere un poligono, preferisco questo:
http://www.sardegnablogger.it/basta-con-la-bufala-delle-buste-paga-militari-di-fiorenzo-caterini/
Fabio Ghigliè Lai
Claudio Porta la tesi che prima era un documento con dati incontrovertibili ora è diventata grossolana? È una bellissima tesi che dice il contrario di quel che è stato scritto su l’Unione Sarda. Massimo rispetto per chi è contro i Poligoni militari e vorrebbe creare un qualcosa di alternativo utilizzando strumenti , dati e informazioni corrette.
Claudio Porta
Nono ho scritto questo, ho scritto che questo articolo è scritto in modo grossolano, perché si riferisce ad un documento riferito all’analisi preliminare di un solo poligono, tralaltro ancora oggetto di verifica, e non analizza nessuno degli altri molteplici aspetti.
Fabio Ghigliè Lai
È un articolo specifico non grossolano. Puntava a far chiarezza sui tassi di aborto e sulla tesi che era stata tirata in ballo da un dipendente de l’Unione Sarda. Non era mia intenzione affrontare altri aspetti e infatti non l’ho fatto. Ma non mi pare che l’articolo che hai postato tu sia completo. Molte volte è meglio trattare un argomento in maniera specifica che tanti in in generale. Almeno questo è il mio pensiero.
Claudio Porta
Hai trattato in maniera specifica un aspetto falso di un articolo fazioso, e su questo non ci piove. L’informazione deve essere corretta e su questo concordo. Sono le conclusione che mi lasciano perplesso: non è un articolo da scribacchino che rovina immagine e onore di chicchessia o addirittura l’economia di un territorio.
Il mio punto di vista è un altro:
c’è un poligono in un territorio: porta più benefici o porta maggiori svantaggi?
E su questo, partendo dal mio punto di vista non trovo risposta. È il titolo che mi ha fuorviato: l’ho letto in tutta fretta e così esposto sembra che tutti i i giornali siano faziosamente schierati contro i poligoni scrivendo notizie false.
Fabio Ghigliè Lai
Mi fa piacere che pur avendo un parere differente dal mio sulla presenza dei Poligoni anche tu abbia notato la faziosità dell’articolo comparso su L’Unione Sarda. Purtroppo nonè un articolo, sono tanti articoli e informazioni che dal 2011 compaiono su più giornali, più tv, più radio ecc.. Ripeto, io rispetto il pensiero di chi come te vuole trattare l’argomento ponendo delle domande più che logiche cercando di trovare i benefici e gli svantaggi e quindi punta alla chiusura dei Poligoni perchè crede che ci siano più cose negative che positive. Non accetto e non rispetto invece, ma soprattutto cercherò sempre di combattere chi vuole raggiungere lo stesso vostro obiettivo facendo girare in continuazione dati e informazioni false. Non so di dove tu sia, ma credimi che questa campagna mediatico ha pesato e sta ancora pesando sulle economie e le attività del nostro territorio.
Claudio Porta
Purtroppo la cattiva informazione è trasversale. Potrei postare anch’io articoli faziosi che affermano come a La Maddalena la chiusura del poligono abbia distrutto l’economia, cosa falsa.
Discordo sulle conclusioni, ma sulla base di una corretta informazione mi trovi del tuo stesso parere. Ripeto, il titolo era un pò fuorviante 🙂
Fabio Ghigliè Lai
Sul titolo ti posso anche dar ragione . L’originale era “Quirra. L’aborto dell’informazione” 🙂 Ma ancche questo a mio parere non stona poi così tanto 😉
Maurizio Locci
Premetto che non ho un parere negativo verso i poligoni,però è vero che la Sardegna ha oltre il 60% delle servitù militari e in cambio cosa ne ottiene?qualche busta paga un po’ di indennezi per la pesca e probabilmente un bel numero di casi di tumore…se è vero che i poligoni vengono affittati a 50.000€ l’ora perché non arrivano alle comunità locali una parte di questi proventi?perché non si fa una bonifica ,minuziosa,dopo ogni esercitazione?Poi vista l’estensione delle servitù perché non si dimettono le servitù Non più in uso ?caserme depositi non più utilizzati ecc.Perché Non si razionalizzando i poligoni Quirra e Capo Frasca non sono doppioni?forse cominciando a lavorare in questo senso le servitù si potrebbero cominciare a vedere con occhi diversi…
Lone Rider
Sig. Claudio Porta,ho letto attentamente lo “scritto ” che consiglia e l’ho trovato imperfetto. sembra che il male principale dell’Isola siano le basi militari.Bah!!!…..Sono andato via dalla mia “Terra Santa” che avevo 11 anni,ora ne ho 55,ma più vengo in Sardegna ,o per vacanze o per lavoro, e più risalta che è tutta la classe politica ,di ogni colore e pensiero, ad essere causa del tracollo e declino della nostra terra. Si cavalcano tanti “Destrieri”,tra cui l’Antimilitarismo”al solo scopo ,secondo me,di conquistare voti e consensi….intanto il popolo continua ad affamarsi impotente ,ma anche “Stupido”……Fuori dai confini sardi,siamo un tutt’uno,..siamo una “FORZA”,guai a toccarci!!…..Contrariamente dentro la nostra terra siamo gelosi ed invidiosi l’uno dell’altro. dove uno non può migliorare la sua condizione che subito un altro cerca di metterti il bastone tra le gambe ….non mangio carne io ,ma neanche tu!!!…ma se arriva un “Continentale” o uno “Sceicco” siam subito pronti a calarci le braghe…aaaahh!! La fierezza del popolo sardo!!!….Vede Sig. Claudio,sono sempre più convinto che il vero male della Sardegna sia La “Corruzione e il Malaffare”,a partire dagli amministratori locali fino a quelli regionali………avete avuto l’occasione del “Porto Franco” e non siete stati capaci di sfruttarlo,…embèhh””la politica regionale come poteva dar battaglia a quella di Roma???!!!….si è perso un bel treno per risorgere!!… L’unica cosa importante che manca è “L’ONESTA'” che purtroppo è una “Chimera”….alla faccia dell’anti-militarismo!!……. in ultimo,..lo sa che la Sardegna ,ormai da anni, non è più la regione più militarizzata d’Italia!!?….dovrebbe essere a c/a metà classifica. La saluto cordialmente e le auguro di scrivere sempre di più ,ma per favore ….sia più obbiettivo!!!
Giacomo
Il fatto che ci siano aborti spontanei in aumento nelle donne della zona, etc. certo non è una coincidenza. O vogliamo dire che siano coincidenze? Così come il discorso che fanno molti, del tipo "Cosa faremo a Teulada senza le basi? Finiremo come a La Maddalena!" che sono tutti discorsi che non reggono, visto che, considerando che al centro della Sardegna c'è disoccupazione oltre ogni limite, allora proponiamo di mettere basi militari Nato anche in quei comuni, ci riempiamo di militai Nato… così siamo sicuri che quei negozi hanno clienti. E sul discorso "cosa faremo a Teulada o alla Maddalena senza le basi militari Nato, etc", vediamo se all'isola d'Elba, all'isola del Giglio, a Ischia, a Capri o semplicemente a Carloforte i negozi sono tutti chiusi perchè non hanno 2000 militari Nato come possibili clienti! Non credo che a Carloforte i negozi siano tutti chiusi perchè militari Nato non ce ne sono! Quindi, alla domanda "cosa faranno a Teulada o alla Maddalena senza la Nato?", la risposta è "faranno come a Carloforte, Ischia, Capri, l'Elba o l'isola del Giglio". Come vedete, è semplice rispondere….
Emanuela
Vorrei solo ricordare il fatto che non ci sono basi nato in Sardegna. Quindi come vedi Giacomo, anche tu, a furia di sentire e leggere cose non vere in questi ultimi periodo ti sei fatto influenzare e purtroppo come te molti.
Giacomo
Questo è un sito dove vi è l'elenco di basi Nato e via dicendo, diviso per regione. http://www.kelebekler.com/occ/busa.htm Questo è l'elenco riguardante la Sardegna…
Sardegna 50. La Maddalena – Santo Stefano [Ss]. Base atomica Usa, base di sommergibili, squadra navale di supporto alla portaerei americana “Simon Lake”. 51. Monte Limbara [tra Oschiri e Tempio, Ss]. Base missilistica Usa. 52. Sinis di Cabras [Or]. Centro elaborazioni dati [Nsa]. 53. Isola di Tavolara [Ss]. Stazione radiotelegrafica di supporto ai sommergibili della Us Navy. 54. Torre Grande di Oristano. Base radar Nsa. 55. Monte Arci [Or]. Stazione di telecomunicazioni Usa con copertura Nato. 56. Capo Frasca [Or]. Eliporto ed impianto radar Usa. 57. Santulussurgiu [Or]. Stazione telecomunicazioni Usaf con copertura Nato. 58. Perdasdefogu [Nu]. Base missilistica sperimentale. 59. Capo Teulada [Ca]. Da Capo Teulada a Capo Frasca [Or ], all’incirca 100 chilometri di costa, 7.200 ettari di terreno e più di 70 mila ettari di zone “off limits”: poligono di tiro per esercitazioni aeree ed aeronavali della Sesta flotta americana e della Nato. 60. Cagliari. Base navale Usa. 61. Decimomannu [Ca]. Aeroporto Usa con copertura Nato. 62. Aeroporto di Elmas [Ca]. Base aerea Usaf. 63. Salto di Quirra [Ca]. poligoni missilistici. 64. Capo San Lorenzo [Ca]. Zona di addestramento per la Sesta flotta Usa. 65. Monte Urpino [Ca]. Depositi munizioni Usa e Nato.
NB: poi il discorso era in generale, al di là che sia Nato, etc…la gente protesta perchè utilizzano stanze cancerogene nelle bombe come uranio e altro, come la storia di quelle dipendenti di quella lavanderia che lavava le tute dei militari del poligono, le quali si sono ammalate di cancro. Mi dimostrino che sono coincidenze! Ciao Emanuela.
Emanuela
Per farti un piccolo ma significativo esempio, la base de La Maddalena non esiste più! Monte Urpino pure e anche altri. Non so chi abbia scritto in questo sito internet ma si capisce che le informazioni sono datate. Quindi mi metterei qualche dubbio se fossi in te! Inoltre chi ti ha detto che ci sono sostanze cancerogene e di quali bombe stai parlando? Fai pure i riferimenti circostanziati che vuoi così che io ti possa rispondere adeguatamente.
Grazie, Ciao Emanuela
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