I nuovi guru della geopolitica isolana ci spiegano che l’unica possibilità per frenare lo spopolamento della Sardegna è ripopolarla. E, fin qui, siamo all’ovvio dei popoli. Il bello viene dopo, quando si precisa che il buco di popolazione dovrebbe essere coperto da immigrati di etnia varia ed eventuale. Ora, a parte tutto e ce ne sarebbe, i dati economici ed il semplice buon senso dicono cose abbastanza semplici che i guru in questione fingono di ignorare.
Dopo una crisi bestiale, l’Europa sta conoscendo una debole ripresa che però, anche quando diventerà (si spera) più solida, non produrrà automaticamente un aumento dell’occupazione. In Sardegna questa ripresa europea debole è ancora più debole che in Italia, sia pure lievemente superiore a quella del Mezzogiorno. Se queste sono le premesse come accidenti potremmo impiegare questi sardi d’importazione? Dopo che li abbiamo tenuti un paio d’anni parcheggiati in attesa di documenti e in giro per le strade cosa gli facciamo fare? Li assumiamo tutti alla Regione? Questo i nostri guru non lo dicono e si può anche capire perché. Con la retorica dell’accoglienza si può costruire una infrastruttura (che in parte già si intravede) formata da una rete di associazioni più o meno a scopo di lucro, ma certamente non ‘a gratis’ che serve a supportare in vario modo il soggiorno di queste persone in Sardegna.
Ma poi, una volta evaporata l’accoglienza, come è possibile integrare migliaia di persone nella società? C’è un solo modo: casa, lavoro, diritti. Oppure, in mancanza, si può ricorrere a diverse specie di surrogati: affitti in nero, lavoro sommerso, marginalità. Siccome, a parte alcune piccole eccezioni, l’integrazione che abbiamo conosciuto non è quella vera ma il suo (drammatico) surrogato, i nostri guru dovrebbero spiegarci sul serio cosa intendono fare. Ricordando l’esempio della Germania, prima potenza economica d’Europa, che in poche settimane è passata dallo spalancare la porta a 500.000 migranti da far assumere in buona parte (secondo la Merkel) dai giganti dell’auto ad un desolante spalancare di braccia perché non sa più che fare, in casa propria ed in Europa. Anzi, la Merkel, per la sua avventatezza, oltre alla leadership politica rischia di rimetterci il culo. O meglio, il culone.
SardoSono
16 Comments
Angelo Matteu
I nostri politici sono dei veri geni
Romano
Dopo che la Sardegna ha subito le invasioni di diverse civiltà che in qualche modo hanno sempre portato novità, culture, evoluzione, ora dovremmo preparare un popolo procreato da questa gente abituata al parassitismo, all'ignoranza, succube di una religione antiquata, oppressiva, sanguinaria, antifemminile. E' proprio vero che il mondo in questo terzo millennio va alla rovescia, anche frazie ai guru più deleteri che mai, l'Italia, abbia partorito!
Enzo Puxeddu
Cose da matti !
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