“Bisogna annullare la procedura pubblica per l'affidamento del servizio Adi (Assistenza domiciliare integrata) bandita dalla Asl 8”. Lo ha chiesto Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia, accusando il bando, predisposto dal Commissario straordinario della Asl di Cagliari, di avere “requisiti stringenti e clausole illegittime” che escluderebbero la partecipazione delle piccole imprese alla gara pubblica che mette a bando quasi 38 milioni di euro per due anni di servizio, prorogabile per un terzo.
“La sorpresa arriva nei requisiti a carattere economico-finanziario -ha spiegato Locci, che ha presentato un'interrogazione, sottoscritta dall'intero gruppo azzurro, al Governatore ed all'Assessore regionale della Sanità – quando si specifica che ciascuna impresa per partecipare deve poter vantare un bilancio, o altro documento fiscale o tributario equivalente, già approvato al momento della pubblicazione del Bando e complessivamente non inferiore a 1,5 volte il valore della gara. Ciò che appare particolarmente discutibile è che in caso di raggruppamenti temporanei, consorzi ordinari di concorrenti, aggregazioni tra imprese aderenti al contratto di rete e Geie, il precedente requisito (bilancio non inferiore a 1,5 volte il valore della gara) dovrà essere posseduto da ciascun componente del plurisoggetto”. Inoltre, il Consigliere regionale segnalerà il fatto all’Autorità nazionale anticorruzione, competente in materia di vigilanza dei contratti pubblici, affinché svolga le dovute verifiche. (red)
(admaioramedia.it)
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