I Carabinieri della Compagnia di Porto Torres hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Tempio Pausania, a carico di 7 uomini di nazionalità romena che, a vario titolo, sono ritenuti responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti, ricettazione e riciclaggio.
La banda aveva portato a segno colpi nel nord Sardegna e in particolare a Olbia. Tra i furti commessi, scoperti dai Carabinieri di Valledoria, in particolare quelli in danno al supermercato Eurospin di Valledoria, ad un bar di Ozieri vicino al Commissariato di PS, al Luxury Mall ad Olbia, al centro commerciale Terranova, alla ditta Scandellari, ad un emporio sportivo, al Centro cash, al bar Euroslot e ad una importante centrale Enel, tutti ad Olbia, nonché del furto presso la delegazione comunale di Loiri Porto San Paolo e in una abitazione a Porto Ottiolu. In totale sono stati verificati ed accertati diciotto tra tentativi e furti consumati con danno complessivo di oltre 200.000 euro.
L’operazione, denominata “Ful time”, ad indicare la dedizione a tempo pieno degli indagati nel commettere reati contro il patrimonio, è stata coordinata dal sostituto Procuratore della Repubblica, Angelo Beccu, ed ha visto l’impiego di novanta carabinieri, tra cui le unità cinofile e lo squadrone eliportato Cacciatori di Sardegna. Le indagini dei Carabinieri di Valledoria, supportati dalla Compagnia di Porto Torres, sono iniziate esattamente un anno fa quando, nel giro di pochi giorni, avvenivano due furti all’interno dell’Eurospin nella zona industriale del paese dove, con l’utilizzo di una smerigliatrice, i malviventi aprivano le due casseforti murali forzando le casse e danneggiando il sistema antincendio. Ma a differenza degli altri furti in esercizio commerciale questi erano pianificati, organizzati nei minimi dettagli, condotti dai componenti di una banda che sembrava ben addestrata a farlo e che di li a poco avrebbe messo a segno una serie di colpi, condotti con le stesse modalità e localizzati in tutto il nord Sardegna. Movenze e disciplina militare, nessuna sbavatura, niente impronte, guanti e cappuccio calzato, nemmeno una parola durante il colpo, svaligiati supermercati, bar, aziende, distributori di carburante ed abitazioni: diciotto i furti messi a segno che è stato possibile documentare ed in tutti i casi era sempre la stessa storia.
Sono 15 gli indagati denunciati a piede libero, altrettante le perquisizioni, 7 gli arrestati in carcere e 2 le donne sottoposte all’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria, tutti di nazionalità romena, molti dei quali con precedenti. Le manette sono scattate simultaneamente in Italia, Inghilterra, Svizzera ed in Romania. Tre arresti eseguiti rispettivamente a Londra, Zurigo e Corabia, che le polizie europee, coordinate dal personale della Divisione Si.Re.Ne. della Direzione centrale Polizia Criminale del Ministero dell’Interno, hanno monitorato sino all’emissione, da parte della Procura di Tempio, del mandato d’arresto europeo. Ad Olbia ed a Occhiobello (provincia di Rovigo) sono stati fermati e poi condotti in carcere gli altri quattro componenti della banda.
Mauro Orrù
(admaioramedia.it in collaborazione con Olbianova)
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