Ieri, l’annuncio di Andrea Mura del suo ritiro per mancanza di fondi (e soprattutto per promesse non mantenute) ad un mese dal via della Vendée globe 2016, la regata in solitario intorno al mondo, e della conseguente vendita della barca, Imoca 60, disegnata e costruita appositamente per questa regata.
Oggi, arriva la risposta della Regione, dal velista evocata per una delibera che prevedeva un contributo istituzionale di 300mila euro, poi ritirata dalla Giunta regionale: “Siamo profondamente dispiaciuti per il ritiro di Andrea Mura, velista e uomo simbolo della Sardegna, dalla competizione – ha detto l’assessore del Turismo, Francesco Morandi – Il dialogo con lo skipper sardo per realizzare azioni condivise, secondo le strategie di comunicazione dell'amministrazione e nell'interesse dell'isola, non si è mai interrotto e continuerà comunque”. Ma non in questa occasione, infatti “con riferimento alla gara, un eventuale accordo con la Regione non avrebbe comunque potuto essere sostitutivo della ricerca di un main sponsor da parte di Mura”. L’Assessore ha anche motivato, eppure in ‘deliberese’, perché la Vendée globe non è rientrata tra gli eventi finanziati dalla Regione: “Da tempo è stato avviato lo studio dei canali in grado di promuovere il settore della nautica e di tutti i temi ad essa collegati, confermando un indirizzo esplicito della Giunta. Ai fini della promozione dell’immagine dell’isola, l’Assessorato ha pure tracciato delle linee guida per la scelta delle modalità di comunicazione, a fronte del piano strategico di sviluppo del sistema turistico, seguendo criteri di efficacia dell’azione e ritorno degli investimenti. Il tutto dopo una sistematica attività di analisi delle caratteristiche del proprio prodotto territoriale, delle tendenze in atto sui mercati, dell’andamento della domanda e della propensione al consumo dei potenziali turisti, durata oltre un anno".
Ma gli argomenti dell’assessore Morandi non hanno convinto Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia: “Il ritiro di Andrea Mura è l’emblema della politica snob di una Giunta regionale che finge di non vedere il ritorno di immagine derivante dalle imprese dei nostri sportivi. E’ lo stesso atteggiamento miope visto nei confronti di altre piccole e grandi realtà sportive, salvo tardivi salti sul carro dei vincitori, come avvenuto nel caso della Dinamo Sassari. Che fine hanno fatto le soluzioni promesse dalla Giunta regionale fino a pochi mesi fa? Sono nello stesso dimenticatoio in cui sono archiviate tutte le altre azioni per la promozione turistica da parte di un esecutivo che tenta di intestarsi meriti di una realtà in cui sta solo facendo da spettatore a volte passivo e molto spesso dannoso”. (red)
(admaioramedia.it)
8 Comments
Stefano
Sarebbe opportuno che la Regione, a questo punto, pubblichi i risultati di questo "studio dei canali in grado di promuovere il settore della nautica", visto che dietro questi celano la loro decisione. Niente vieta di pensare che abbiano cercato una scusa
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