Rapporto da sempre difficile quello di Francesca Barracciu coi social network, tanto che tempo fa ha chiuso la pagina facebook ed ha deciso di twittare meno, prevalentemente eventi e notizie istituzionali. Scelta drastica ma necessaria, soprattutto dopo gli scivoloni più famosi (lo scontro, a suon di “miserabile”, con Michela Murgia e quello con Alessandro Gassmann, che l’accusava di “non mollar la poltrona”), che mi convinsero a lanciare addirittura una nuova campagna di solidarietà con tanto di hashtag: #JeSuisFrancesca.
Ma il clamore destato dai cancelli chiusi al Colosseo erano un boccone troppo ghiotto per un Sottosegretario alla Cultura, perciò non ha resistito ed ha voluto esserci, twittando: “Assemblea sindacale che danneggia centinaia di turisti paganti che dedicano un giorno di ferie al Colosseo e decine di guide turistiche è un reato!”. Reato? “Che tipo di reato?”, le hanno chiesto sul social, ma lei ha risposto candidamente, non si è sottratta: “Reato in senso lato”.
Un vero genio: con poche parole è riuscita a destare un mondo sopito che aveva cominciato a dimenticarla. Ma non a trascurarla, tanto che numerosi sono intervenuti accusandola di aver trasformato un’assemblea sindacale (regolarmente convocata per protesta contro il mancato pagamento del salario accessorio e per il rinnovo contrattuale) in un’azione degna di essere perseguita penalmente, anche se “in senso lato”. Qualcuno, tempestivamente le ha ricordato che lei è ancora sotto accusa per un reato (peculato per 78.000 euro di fondi pubblici), ma il sottosegretario Barracciu è una combattente e si è difesa strenuamente: “Ho usato reato, ripeto, in senso lato. E io affronto l’accusa che mi è stata mossa con coscienza a posto”. Poi, stremata dalle decine di accuse, ha cercato un disperato rifugio richiamando, al cospetto di una brutta figura, l’uso di una figura retorica: “Possibile che non si capisca che è una iperbole?!”. In verità, viste le critiche impietose, non deve essersi capito. Invece, ha scritto il Sottosegretario, “l’indignazione la capisco ma io dimostrerò la mia innocenza”. Le auguriamo che non sia un’innocenza “in senso lato”…
Arsenico
(admaioramedia.it)
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