Ieri, la Giunta delle elezioni del Consiglio regionale ha preso atto della sentenza del Consiglio di Stato ed ha dichiarato decaduti i consiglieri regionali Efisio Arbau, Michele Azara, Gavino Sale e Modesto Fenu, indicando come subentranti Antonio Gaia, Pietro Francesco Zanchetta e Gianfranco Congiu. Mentre, per l’indicazione del quarto subentrante, la Giunta delle elezioni si è riservata di “decidere nel più breve tempo possibile, dopo ulteriori approfondimenti”.
Questa mattina, però, Gianni Lampis, consigliere comunale di Arbus e dirigente di Fratelli d'Italia, ha inviato una lettera di diffida e di messa in mora rivolta al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, al presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ed al presidente della Giunta delle elezioni, Eugenio Lai, per rivendicare il posto vacante in Consiglio, proprio alla luce della recente sentenza del Consiglio di Stato. Infatti, Lampis è il primo dei non eletti nella lista di Fratelli d’Italia, all’interno della colazione di centrodestra ed aveva dovuto rinunciare al seggio proprio per fare spazio al candidato alla presidenza della Regione sconfitto, cioè l’ex governatore Ugo Cappellacci.
“In considerazione del fatto che la decadenza del consigliere Fenu determina la necessità della sua sostituzione con il primo dei candidati non eletti nella coalizione ‘Cappellacci’ – ha scritto Lampis nella sua lettera – Diffido gli Enti in indirizzo, in ragione delle rispettive competenze, a volere dare immediata esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato numero 3612/2015, disponendo per l’effetto l'obbligo, in capo alla Giunta delle elezioni del Consiglio regionale, della sostituzione del consigliere Fenu con il primo dei non eletti”. (red)
(admaioramedia.it)
21 Comments
Romano
Leggendo tutte queste aspirazioni di non eletti in prima battuta ed oggi pronti a subentrare a quelli cacciati, mi commuovo pensando all'amore ed allo spirito di scarificio che anima i nuovi fortunati per dedicarsi all'amministrazione della cosa pubblica per il bene dei cittadini sardi bisognosi di lavoro, di rinnovamento della Regione, di un futuro migliore. Pensare come sono pronti a rinunciare al loro tempo prezioso, a togliere tempo prezioso alla famiglia, ed ai figli, il fatto che percepiranno un sostanzioso emolumento, a diversi benefit, alla possibilità di sostituire la vecchia auto con una adeguata al nuovo incarico, deve spingerci a pregare per la loro salute ed il loro impegno, pensando a come riusciranno a risolvere gli stalli di una Giunta addormentata ed indecisa.
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