La Corte costituzionale, con sentenza depositata lo scorso 1° luglio, ha bocciato i tagli statali alla spesa sanitaria nelle province autonome di Bolzano e di Trento ed in Val d’Aosta, dichiarando l'illegittimità costituzionale di un articolo del decreto legge 95/2012, “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”, poi convertito in legge 135/2012. Gli enti locali avevano impugnato alcune misure di contenimento della spesa sanitaria, ritenendo che violassero le competenze previste dallo Statuto speciale, dalle norme di attuazione e dall'articolo 117 della Costituzione, e sostenendo che la "tutela della salute" è più ampia rispetto al concetto di "igiene e sanità, compresa l'assistenza sanitaria e ospedaliera", in cui Province e Regioni autonome hanno competenza legislativa concorrente. La ridefinizione (in senso riduttivo) del numero dei posti letto fruibili, perciò è da ascrivere alle materie della "tutela della salute" e del "coordinamento della finanza pubblica", di tipo concorrente, spettando allo Stato solo la determinazione dei principi generali della materia, alle Regioni, invece, la normazione nei casi specifici.
“Mentre Pigliaru ritira i ricorsi, gli altri ancora una volta insistono e vincono”, hanno commentato Ugo Cappellacci e Alessandra Zedda, coordinatore regionale e vicecapogruppo in Consiglio regionale di Forza Italia, ripensando alle scelte in materia di ricorsi contro lo Stato della Giunta regionale.
“Con la delibera del 10 marzo 2015 – hanno ricordato Cappellacci e Zedda – la Giunta ha rinunciato, tra gli altri, anche al ricorso contro questo decreto legge nella parte in cui prevedeva pesanti accantonamenti a danno della Sardegna. Altri sono andati avanti e si sono visti riconosciute le loro ragioni in merito agli articoli che riguardano la loro situazione. E’ un’ulteriore dimostrazione che quello firmato con il ministro Padoan è un vergognoso accordo patacca esattamente come tutti gli atti che sono seguiti a quella scellerata sottoscrizione. In un anno e mezzo la Giunta regionale ha bruciato, con incapacità e supponenza, i risultati della modifica dell’articolo 8 dello Statuto, delle sentenze della Corte costituzionale che hanno visto vincere la Regione sul Governo e quelli che sarebbero arrivati dai ricorsi promossi nella precedente Legislatura”.
“Con la mozione n. 75 – hanno concluso i due esponenti azzurri – Forza Italia aveva esplicitamente richiesto un impegno della Giunta affinché non fossero ritirati i ricorsi: concetto ribadito nell’ordine del giorno approvato poi dal Consiglio in seguito alla discussione che scaturì dalla nostra proposta. La mancanza di coraggio di Pigliaru e la supponenza dei suoi assessori, che hanno disatteso la volontà del Consiglio, costano centinaia di milioni di euro ai Sardi. E’ tempo di aprire una nuova vertenza entrate per rimediare ai clamorosi errori di chi si propone come campione di serietà e finora ha collezionato solo penosi flop e pasticci”. (red)
(admaioramedia.it)
8 Comments
Annamaria Poddighe
Povera Sardegna!!! pigliaru & c. …una manica di CIALTRONI!!!!!
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