Sui quotidiani dell’isola e nei tg regionali è stata sbandierata la notizia di una miriade di assunzioni nelle aziende sanitarie sarde che, purtroppo, continuano a fare ciò che vogliono a dispetto delle circolari regionali e degli accordi con le organizzazioni sindacali.
Ad esempio, per la Aou di Sassari l’accordo firmato il 1° marzo 2018 risulta come carta straccia, infatti non regolarizzano il personale con oltre 36 mesi di servizio e con tutti i requisiti della Legge Madia che sono in posizione utile per le stabilizzazioni. Alcuni vengono chiamati dalle graduatorie di altre aziende del sud Sardegna per contratti a tempo indeterminato ed invece potrebbero essere regolarizzati a Sassari, dove lavorano da anni ed hanno acquisito notevoli esperienze professionali. Così facendo l’azienda perde personale già formato con un ulteriore dispendio di tempo e risorse per addestrare nuovo personale. Si assume, invece, dalle agenzie interinali sia oss che infermieri (di recente in Neonatologia nella Aou di Sassari), nonostante vi siano numerose graduatorie in vigore. Il Protocollo d’intesa in materia di stabilizzazioni del personale precario del servizio sanitario regionale, siglato dall’Assessore della Sanità e dalle organizzazioni sindacali, circa due mesi fa, parla chiaro: è fatto divieto alle amministrazioni di instaurare rapporti di lavoro flessibile per le figure interessate dall’articolo 9, comma 28, del decreto legge 31 maggio 2010 (n. 78), cioè oss e infermieri.
Alla Aou di Sassari, le criticità e i problemi non finiscono qui. Nonostante la carenza di personale amministrativo, per il quale vi è una graduatoria del 2013, non viene assunto nessuno. Il 6 marzo, il Direttore generale ha convocato le ultime sei posizioni rimaste dalla graduatoria per amministrativi categoria C e 13 posizioni per la categoria D, tutto personale in posizione utile per essere stabilizzato e permettere lo scorrimento della graduatoria. Ha chiesto loro la disponibilità immediata poiché l’azienda aveva e ha necessità di far funzionare al meglio il proprio apparato amministrativo-burocratico. Le persone interessate hanno dato la disponibilità, rifiutando altri lavori. Altri ancora, provenienti da Cagliari, hanno affittato una casa a Sassari per poter accettare la proposta di lavoro, ma a tutt’oggi a distanza di due mesi non si è ancora concretizzato nulla. I tempi biblici fra le chiamate in servizio, l’accettazione e la pubblicazione della delibera per l’assunzione fanno scappare molte persone soprattutto infermieri, che nel frattempo sono chiamati da altre aziende sanitarie e spesso accettano il posto di lavoro in cerca di sicurezza.
Un ritardo ed un immobilismo eccessivo che mal si concilia con le esigenze dei pazienti e che ancora una volta dimostra totale disinteresse nei confronti dei lavoratori precari e degli idonei nelle graduatorie che da anni attendono una chiamata. Sollecitiamo un intervento dell’Assessorato regionale della Sanità affinché tutte le aziende rispettino gli accordi.
Mariangela Campus – Segretaria della Federazione sindacati indipendenti
(admaioramedia.it)
One Comment
Beatrice Mura
#ilgrandebluffallaitaliana 👌 FSIUSAE sempre attenta e presente 🤔🤔👌👌