Ci sarebbe davvero da dire, “Grazie, stronzi!”. Se i francesi non avessero usato un po’ di eccesso di zelo e un po’, appunto, di stronzaggine nel fermare alcuni pescatori sardi accampando diritti per ora inesistenti, Mauro Pili non avrebbe potuto infilzare Governo e Regione e noi Sardi, soprattutto, non avremmo saputo niente di quell’accordo fra Italia e Francia che ci prende una bella fetta di mare nostrum.
Intendiamoci, non è che adesso ne sappiamo qualcosa ed è proprio su questo che forse occorre fare una riflessione, ferme restando le considerazioni competenti del professor Massimiliano Piras su questo giornale. Intanto, un trattato internazionale non è una cosa che si fa ogni legislatura. E’ piuttosto una operazione molto complessa che coinvolge diversi livelli di governo dei Paesi contraenti, diplomazie, apparati, funzionari e alla fine parlamenti. Ora, e sarebbe la prima domanda, è possibile che (con tutto il rispetto) si sia messo in piedi tutto questo ambaradam per un po’ di gamberi e pescespada? Il buon senso suggerisce una riposta negativa, anche perchè fra una manciata di anni non solo il mare di Sardegna, ma quello di tutta l’Unione europea sarà ‘liberalizzato’, nel senso che potranno pescarci tutti gli operatori della Ue, ovviamente in un quadro di regole comuni. E allora, che fretta c’era, visto che tutto sommato quei ‘confini’ e le norme del diritto del mare avevano tenuto, con pochi rimaneggiamenti, fino ai giorni nostri? Siccome a pensare male si fa peccato ma si azzecca l’impressione è quella che dietro gamberi e pescespada ci sia altro, tipo materia prime energetiche come petrolio e metano e che il trattato che si sta impostando fra Italia e Francia serva per ‘trattare’ altre questioni di ben altro spessore economico e strategico. Se è così lo scopriremo.
Però, e questo è un altro ragionamento, anche la Sardegna (nel suo troppo piccolo) dovrebbe cominciare a farlo, soprattutto ora che è guidata da una coalizione sovranista eccetera eccetera che fa molti birignao nella propaganda, dal NoTriv alla fratellanza con la Corsica, ma nei momenti chiave è sempre appecoronata (ah, le nostre care pecore…) davanti allo Stato. Nel frattempo, “Grazie stronzi!” e occhio a qualche altro stronzo, in Sardegna e a Roma, che sta aspettando di far passare la buriana mediatica per fare quell’altro che non si può dire.
SardoSono
(admaioramedia.it)
21 Comments
Lone Rider
Lone Rider liked this on Facebook.
Annamaria Poddighe
Annamaria Poddighe liked this on Facebook.
Alex Picciau
Alex Picciau liked this on Facebook.
Arturo Giovanni
Arturo Giovanni liked this on Facebook.
Mary Tocco
Mary Tocco liked this on Facebook.
Bruno Desogus
Bruno Desogus liked this on Facebook.
Betty Fidio
Betty Fidio liked this on Facebook.
Roberta Lai
Roberta Lai liked this on Facebook.
Nunzia Carta
Nunzia Carta liked this on Facebook.
Antonella Fiori
Antonella Fiori liked this on Facebook.
Crispino Sau
Crispino Sau liked this on Facebook.
Marta Zanda
Marta Zanda liked this on Facebook.
Mauro Mulas
Mauro Mulas liked this on Facebook.
Renato Tato
Renato Tato liked this on Facebook.
Domenico Pili
Domenico Pili liked this on Facebook.
Sandro Sunda
Sandro Sunda liked this on Facebook.
Federica Poddighe
Federica Poddighe liked this on Facebook.
Gianfranco Pirisi
Gianfranco Pirisi liked this on Facebook.
Stefano Vargiu
Stefano Vargiu liked this on Facebook.
Rosalba Serra
Rosalba Serra liked this on Facebook.
Gianni Porceddu
Gianni Porceddu liked this on Facebook.