Prosegue la mobilitazione contro la riforma della rete ospedaliera proposta dalla Giunta Pigliaru ed approvata lo scorso 25 ottobre dal Consiglio regionale.
Dopo le recenti occupazioni di alcuni presidi ospedalieri (ospedale “Merlo” di La Maddalena, “Dettori” di Tempio, “Delogu” di Ghilarza), la Rete sarda Difesa sanità pubblica ha indetto, per giovedì 25 ottobre, alle 10 in piazza del Carmine a Cagliari, una manifestazione contro “i tagli ai servizi sanitari pubblici, lo svuotamento, il declassamento e la chiusura degli ospedali dei territori disagiati e degli stessi grandi ospedali di Cagliari al servizio di tutta la Sardegna”.
Secondo Claudia Zuncheddu, portavoce della Rete, “le richieste in questi anni sono rimaste inascoltate tanto da esasperare le collettività private dai servizi sanitari essenziali. Chiediamo che sia salvaguardato e garantito il diritto per ogni cittadino e per ogni comunità di accedere ad un’assistenza sanitaria gratuita, di qualità ed immediata in tutti i territori, che si blocchino subito i tagli in nome dei buchi di bilancio di cui i cittadini non hanno colpa, che si ripristinino i servizi sanitari soppressi, che si restituisca decoro ed efficienza ai reparti di tutti gli ospedali pubblici in via di smantellamento ed il rispetto delle professionalità e dei diritti del personale sanitario sempre più declassato e stremato”.
Secondo la Rete sarda Difesa sanità pubblica bisogna annullare il riordino della rete ospedaliera sarda, peraltro oggetto di una ‘bocciatura’ dal Ministero della Salute, e chiede a presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ed alla Commissione consiliare Sanità di ricevere una rappresentanza dei comitati e di amministratori locali. (red)
(admaioramedia.it)