Ad Oristano e nelle frazioni rimane l’emergenza idrica ed il divieto di utilizzo dell’acqua per usi potabili ed alimentari, così come stabilito dall’ordinanza sindacale del 4 marzo. Nel ribadire il permanere del divieto, un comunicato del Comune di Oristano informa che è stato chiesto alla Protezione civile di mettere a disposizione dei cittadini le autobotti in diversi punti della città.
Le limitazioni dell’uso dell’acqua della rete pubblica erano state determinate in via precauzionale a causa della presenza di batteri, tempestivamente comunicata dall’Asl, a seguito delle analisi effettuate dall’Arpas. Ora, poiché, “Abbanoa non ha potuto garantire ai cittadini idonei punti di approvvigionamento a causa dell’indisponibilità delle proprie autobotti”, informa un comunicato del Comune del 12 marzo, “l’emergenza idrica a Oristano da lunedì sarà affrontata direttamente dal Comune attraverso un nuovo ricorso all’apparato della Protezione civile.”
Il Comune indica anche le zone dove sosteranno le autobotti della Protezione civile: lunedì 14 marzo (dalle 9 alle 10,30), a Massama e Nuraxinieddu nei pressi del serbatoio pensile; ad Oristano (dalle 11 alle 12,30) nel piazzale della palestra di Torangius, nel piazzale antistante il vecchio Ospedale San Martino (dalle 13 alle 14,30 ) e nella piazza Torrente al Sacro Cuore (dalle 15 alle 16,30); martedì 15, alle 9 rifornirà il carcere di Massama. Intanto, gli Oristanesi dovranno continuare a sopportare i gravi disagi dovuti alla mancanza del prezioso e vitale liquido. Fino a quando non è dato sapere.
Piero Attilio Manca
(admaioramedia.it)
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