Da sempre, e con l’avvento di internet ancor di più, fioccano le proposte di adesione a corsi di formazione per diventare giornalisti. Un collaudato sistema per associazioni e ‘professori’ di catturare quote di iscrizione in cambio di un ‘diploma’ e della promessa di iscrizione all’Ordine dei Giornalisti.
Allo spuntare di qualcuno di questi corsi ‘miracolosi’, l’Ordine professionale sente l’esigenza di dover precisare che “il percorso per l’iscrizione all’Ordine è regolato dalla legge n. 69 del 1963. La tenuta degli albi è affidata al Consiglio regionale dell’Ordine che esamina le domande di iscrizione (e la relativa documentazione) senza la possibilità di concedere alcuna deroga”.
La precisazione si rende necessaria perché questi corsi di giornalismo “potrebbero indurre in errore chi intendesse avviarsi alla professione. Si tratta di iniziative, talvolta anche molto onerose per i partecipanti, che promettono il rilascio di attestati di frequenza di nessun valore legale. Il Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna mette in guardia chi pensasse di avviarsi alla professione giornalistica seguendo percorsi non riconosciuti dalla legge”. (red)
(admaioramedia.it)