Ieri mattina, la denuncia dell’atto vandalico (una scritta con vernice rossa: “Assassini”) che a Cagliari, nel Parco “Martiri delle Foibe” in via San Lucifero, aveva deturpato la lapide che ricorda i 10mila Italiani vittime della tragedia delle Foibe nel confine orientale italiano, tra il 1943 ed il 1945, nel nome di una pulizia etnica attuata dai partigiani comunisti del Maresciallo Tito. Denuncia fatta da Salvatore Deidda, portavoce regionale di Fratelli d’Italia: “Uno scempio ad opera dei soliti noti dalla chiara matrice politica”.
Questa notte, la pulizia della lapide a cure dei militanti di CasaPound con la rimozione della scritta: “Non è il primo atto vandalico contro i nostri connazionali massacrati nell’ex Jugoslavia che si registra a Cagliari – si legge in una nota del movimento politico – A febbraio cancellammo, a poche ore dalla loro comparsa, diverse scritte sui muri di alcune scuole della città che recitavano ‘i love foibe’. A spingere a tali gesti infami è quell’odio politico che certa sinistra istituzionale fa finta di non vedere e fa prosperare indisturbato anche all’interno di edifici comunali occupati da sedicenti collettivi studenteschi. Gli autori di questi atti indegni sappiano che ci troveranno sempre pronti ad eliminare tempestivamente ogni traccia del loro livore”.
Il Parco fu dedicato a questa tragica pagina della storia italiana nel 2000, dopo la raccolta di firme organizzata dall’associazione culturale Vico San Lucifero, che sollecitò l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mariano Delogu. (red)
(admaioramedia.it)