Barelle nei corridoi, nei quali vengono eseguite emotrasfusioni, ossigeno-terapie, igiene dei pazienti e vengono perfino gestite le urgenze, mettendo a repentaglio i livelli minimi di assistenza e le condizioni di sicurezza degli utenti e degli operatori del reparto. questa la fotografia della situazione nel reparto di Medicina dell’Ospedale di Alghero , definita “quasi da terzo mondo”, fatta dalla segretaria territoriale del sindacato Fsi Usae, Mariangela Campus.
“Una situazione gravissima e al limite diventata ormai routine di tutti i giorni ed i vertici della sanità isolana brillano per inefficienza – ha commentato la Sindacalista – Abbiamo scritto anche stavolta al manager Moirano ed ai vari responsabili dell’Ats, sollecitandoli a trovare una soluzione immediata, in caso contrario scenderemo in piazza per denunciare l’ennesimo scandalo provocato da chi preferisce i tagli selvaggi all’assistenza sulla pelle dei cittadini immolati davanti al totem del risparmio”.
Nel reparto maschile, racconta Campus, “lungo tutto il corridoio stazionano almeno 6/7 barelle, così come nel reparto femminile, per non parlare di quelle sistemate anche nelle camere di degenza, più numerosi appoggi sparsi per tutti i reparti dell’ospedale. L’assistenza ai pazienti in corridoio, avviene in un clima di assoluta emergenza visto che mancano i campanelli per segnalare le problematiche, le barelle sono spesso rotte e neanche frenano. Mancano anche le prese elettriche, i servizi, le pompe, i monitor, l’igiene dei malati, dove le trasfusioni, e a volte persino le rianimazioni vengono effettuate nello stesso corridoio. Tutto ciò comporta per il personale l’elevato rischio di errore ed una situazione impossibile da gestire, che lede in maniera grave la privacy e la dignità del paziente, di fatto il posticino nel corridoio è diventato una cosa normale, di routine, e non una situazione eccezionale”.
Inoltre, “anche il personale medico scarseggia e al mattino spesso capita che è presente un solo medico per ogni reparto con 35 malati da visitare, mentre per il turno del pomeriggio e della notte è sicuro che in servizio ci sia un solo medico ma per entrambi i reparti (maschile e femminile), quindi con una responsabilità in totale di circa 60/70 pazienti a turno. Questo determina un maggior impegno professionale e un maggior carico di lavoro per il personale infermieristico e oss. Il personale risulta soggetto a condizioni di lavoro difficili che possono dunque portare al manifestarsi di errori nell’espletamento dei processi assistenziali. Prima che accada il peggio vogliamo che la dirigenza intervenga per risolvere i problemi, possibilmente, in vista delle nuove assunzioni destinando una quota del personale infermieristico e oss ai reparti di Medicina di Alghero, altrimenti denunceremo tutto in Procura”. (red)
(admaioramedia.it)