La tassa di soggiorno a Villaputzu è realtà. Durante l’ultimo consiglio comunale tenutosi è stata votata all’unanimità l’introduzione della tassa di soggiorno. Voto unanime anche a causa dell’assenza, che dura da diversi consigli, dei rappresentanti di minoranza.
In poco di più di trenta minuti si sono affrontati tutti i punti in programma. Tra questi l’erogazione dei finanziamenti per il diritto allo studio e l’autorizzazione in deroga per una struttura finalizzata alla valorizzazione dei prodotti ittici nella laguna di Sa Praia e che vedrà la nascita di un ittiturismo e di una fattoria didattica.
L’ultimo punto all’ordine del giorno è appunto quello riguardante la tassa di soggiorno. “Abbiamo pensato a questa tassa – ha detto il sindaco Sandro Porcu – anche a causa dei tagli che i comuni subiscono da parte dello Stato, dal 2009 al 2015 l’Anci ha constatato un taglio del 43%. Per i comuni sardi la percentuale è anche maggiore, l’Anci Sardegna calcola dei tagli fino al 70%, non mancano le manifestazioni di protesta dei sindaci”.
“Villaputzu è un comune turistico e abbiamo deciso di adottare la tassa di soggiorno dopo aver parlato con gli operatori turistici – ha proseguito il primo cittadino – Abbiamo calcolato che potrebbe portare fino a 50mila euro, non sono grandissime cifre ma potrebbero aiutarci molto e l’intento è reinvestire questi introiti proprio nei servizi turistici, decidendo insieme agli operatori come utilizzarli. Per diventare una destinazione turistica più attrezzata magari si parte da qui”.
La tassa di soggiorno ammonterà a 0,50 centesimi al giorno, a persona, per le strutture alberghiere, 0,40 centesimi per le strutture extra alberghiere e 0,30 centesimi per strutture all’aria aperta ed è operativa dal 1 di novembre. (red)
(admaioramedia.it)