«Il Governo intervenga urgentemente sulla questione Saremar, sbloccando le risorse destinate alla Regione e pretestuosamente vincolate alla privatizzazione: un vero e proprio ricatto a cui la Sardegna non può sottostare perché rischia di compromettere, tra cessione ai privati e procedimento fallimentare in corso, un servizio fondamentale a garanzia della continuità interna e dei collegamenti con le isole minori». Lo ha detto il deputato del Movimento 5 Stelle, Andrea Vallascas, nel sollecitare la risposta del Ministro alle Infrastrutture e Trasporti ad un'interrogazione, presentata alcune settimane fa, sulla situazione di crisi che sta attraversando la compagnia marittima, oggi di proprietà della Regione.
«Dopo l'ammissione dell'azienda alle procedure di concordato preventivo – ha spiegato Vallascas – la situazione della Saremar è precipitata ulteriormente, ed è necessario pertanto che il Governo si pronunci su questioni centrali come la privatizzazione e i trasferimenti alla Regione, oltre 13 milioni e mezzo di euro l'anno, per dodici anni, bloccati dal 2012. La privatizzazione, se non viene bloccata, si attuerebbe nell'ambito di una procedura di fallimento, con il rischio concreto di uno smembramento o di una svendita della flotta senza alcuna garanzia per la continuità e la qualità dei servizi attualmente offerti. La Saremar resti pubblica grazie alla disponibilità di quei fondi e vincolarli alla privatizzazione non è altro che un ricatto che sta compromettendo un servizio fondamentale per i Sardi, oltre a sperperare un patrimonio pubblico. I debiti di Saremar, tra l'altro, derivano dalla vicenda relativa alla Flotta Sarda, per il resto l'azienda ha sempre avuto bilanci sani e in attivo. Ci sono quindi tutti i presupposti perché l'azienda resti nel controllo della Regione, salvaguardando in questo modo i servizi di collegamento». (red)
(admaioramedia.it)