La formazione del Governo nazionale, dopo l’accordo tra il Movimento 5 Stelle e la Lega, potrebbe far scaturire scenari alternativi con riflessi anche sul profilo politico regionale.
L’alleanza suggellata per le trascorse elezioni del 4 marzo tra il partito padano e il Psd’Az, culminato con l’elezione a senatore del segretario nazionale Christian Solinas, sta ingolosendo molti ‘estromessi’ (o non rieletti) dal centrodestra isolano, pronti magicamente a confluire tra le file del simbolo che appartenne ad Emilio Lussu. Un vero e proprio capolavoro elettorale, quello costruito da Solinas, che potrà sperare di rimpolpare il partito con nuovi e pesanti ‘ingressi’, anche per rispondere alle fratture interne venute a registrarsi dopo la rottura con il sindaco Zedda e la successiva defezione di alcuni consiglieri comunali eletti con il simbolo dei quattro mori, espulsi dai sardisti per la loro condotta dissidente.
Ottenuto un solido 10,8% in Sardegna appena un paio di mesi fa, il movimento guidato da Matteo Salvini potrebbe ulteriormente crescere, rafforzato dalla notorietà della appena iniziata esperienza di Governo. Il nodo da chiarire sarà se la Lega-Psd’Az si presenteranno compatti con la coalizione di centrodestra, oppure se la nostra Isola sarà il primo, grande laboratorio per la fusione dell’Ircocervo con i pentastellati. Sicuramente il Movimento avrebbe bisogno di uomini già territorialmente (e politicamente) conosciuti, e i nuovi importanti ingressi che si profilano all’orizzonte nel Psd’Az potrebbero essere più che utili a Mario Puddu (probabile candidato alla Presidenza della Regione per i grillini) per contrastare i ben più armati cartelli di centrodestra e centrosinistra. Le elezioni Regionali, infatti, a differenza di quelle politiche, hanno prevedono le preferenze sulle schede elettorali e il pericolo è che candidati poco noti (nel dna dei 5Stelle) possano portare poca acqua al mulino della causa movimentista.
Sarà una lunga estate, dove le contrattazioni sulle alleanze saranno apertissime e contraddittorie. Il Movimento 5 Stelle con tutta probabilità non annuncerà alcuna alleanza, sicché non saremo a ridosso della presentazione delle liste, così da non sporcarsi le mani di fronte ad una base elettorale (ampissima nell’Isola, alle ultime politiche il 42,5%) convinta della verginità dei propri beniamini. Solinas e il Psd’Az, dal canto loro, saranno tentati di alzare al massimo la posta per spuntare il miglior accordo al miglior offerente: ora il partito sardista sa di essere nuovamente padrone della scena elettorale, come non accadeva da anni, e di certo non si faranno sfuggire l’occasione per prendere tempo (rassicurando ora l’uno, ora l’altro dei pretendenti) per poi decidere solo alla fine con chi suggellare il patto che potrebbe decretare la vittoria dello schieramento ‘fortunato’, esattamente come già fatto per le elezioni Politiche.
Tigellio
(admaioramedia.it)