“E’ di inaudita gravità che, a tutt'oggi, non risulta approvata la programmazione della stagione lirico-sinfonica 2015, benché il Sovrintendente abbia depositato la proposta lo scorso 2 ottobre.” Lo ha denunciato il capogruppo consiliare di Forza Italia, Giuseppe Farris, in un’interrogazione urgente al Presidente del Consiglio comunale di Cagliari sulla Fondazione Teatro lirico, che definisce “la più importante ‘industria culturale’ della Sardegna”.
“Non solo e non tanto si mortificano le maestranze, che vengono retribuite per non lavorare (peraltro, assume un evidente rilevanza erariale) – si legge nell’interrogazione – ma i contributi di derivazione MiBac sono legati alla qualità e alla quantità della produzione.”
Farris mette in evidenza la “paralisi” in cui versa la Fondazione, considerando che “gli organi di amministrazione neppure sono riusciti a deliberare in ordine alla costituzione di parte civile nel noto procedimento penale a carico del Presidente della stessa Fondazione (il sindaco Zedda, nda), e ciò nonostante sia stato acquisito un parere tecnico-giuridico che concludeva nel senso dell'opportunità della costituzione stessa ai fini di una migliore tutela degli interessi pubblicistici.”
Quindi, un accenno alle dichiarazioni del Sindaco/Presidente sulla salute finanziaria del Teatro, che “mal si concilierebbe con le risultanze dell'attività posta in essere dal Collegio dei revisori dei conti”. Inoltre, scrive Farris, “l'annualità appena conclusa ha registrato un +53% fra biglietti e abbonamenti, assegnando alla Fondazione Cagliaritana la migliore performance Italiana”.
Nell’interrogazione, l’esponete di Forza Italia chiede al Presidente dell’Assemblea civica di conoscere quali siano “i motivi per i quali la Fondazione Teatro Lirico, pur essendo parte offesa, non ha deliberato la costituzione di parte civile nel processo pendente” e “i motivi per i quali non è stata ancora approvata la stagione lirico-sinfonica 2015”, infine “quali determinazioni si intenda assumere in ordine alla nomina del nuovo Sovrintendente”.
Nel frattempo, intorno al Teatro lirico è accaduto di tutto. Mercoledì, l’incidente tra Zedda e Meli in occasione dell’audizione (poi sospesa e rinviata dal presidente Sabatini) richiesta dalla Commissione bilancio del Consiglio regionale. Il giorno seguente, il parere del Ministero dei Beni culturali che dichiara decaduto al 22 dicembre il sovrintendente Meli, ma lui, nel frattempo, ha continuato a frequentare il suo ufficio ed ha regolarmente svolto attività di ordinaria amministrazione, firmando stipendi e mandati, nonché colloquiando con gli uffici comunali. Intanto, il rappresentante del Consiglio di indirizzo, nominato dal Ministero, il costituzionalista Pietro Ciarlo si è dimesso per “troppo caos”.
Fabio Meloni
(admaioramedia.it)