Penso che alla stragrande maggioranza dei Sardi non freghi un accidente delle esercitazioni militari in Sardegna, anzi sono molto preoccupati per le eventuali chiusure delle basi militari, le quali comporteranno ripercussioni non indifferenti di carattere economico per quelle zone dove esistono.
In particolare non importa nulla a quelle centinaia di migliaia di Sardi che come me sono sempre rimasti a casa e non sono mai andati a manifestare contro le basi militari. Penso che sia più importante risolvere il problema della disoccupazione, a causa della quale migliaia di giovani sardi stanno emigrando, della sanità che non funziona, perchè certe visite mediche bisogna prenotarle almeno un anno prima, se no le devi fare a pagamento, dell'istruzione per i nostri figli e tante altre questioni che non vanno nella nostra Isola e che ritengo siano più importanti. Stiamo attenti a demonizzare i militari, non vorrei che a breve ci servissero e ci facessero comodo averli in 'casa' per ricacciare indietro gli integralisti islamici tagliatori di teste e quant'altro. Senza contare che quando ci sono alluvioni e terremoti nella nostra penisola, sono sempre in prima linea per portare aiuto alle popolazioni colpite da queste tragedie naturali. Non dimentichiamo inoltre che molti Sardi per guadagnarsi la pagnotta, che purtroppo la nostra Isola non offre, sono stati costretti ad arruolarsi per avere una vita quantomeno dignitosa. Se vanno via anche loro ci sarà ancora più miseria e carestia.
I militari creano economia laddove sono presenti. Dappertutto. La chiusura delle basi militari è una grossa presa per i fondelli, è stato verificato in passato, in altri territori, che le aree militari dismesse, sono servite alla lobby ambientalista per creare delle riserve indiane a loro uso e consumo e non ci si può neanche entrare. Perso per perso, preferiamo che le aree vengano utilizzate dai militari, almeno loro portano un pò di economia, senza contare che tra loro ci sono molti Sardi che, dopo una vita fuori dalla Sardegna, auspicano a ritornare nella loro regione per fare gli ultimi anni di servizio prima dell'agognata pensione. Bisogna sicuramente tutelare i militari sardi 'di ritorno' e non, che hanno tutto il sacrosanto diritto di fare i loro ultimi anni di carriera nella loro terra, dove magari con i sacrifici di una vita hanno costruito la loro casetta e che rischiano con la chiusura delle basi di essere trasferiti oltre Tirreno, senza contare il personale civile sardo che sarebbe costretto anch'esso a trasferimenti oltre mare con dispendio di soldi e grossi disagi (La Maddalena docet).
Leggo e sento dai tg regionali, con molta tristezza, che questi antimilitaristi (fortunatamente una sparuta minoranza) chiedono l'immediato sgombero di queste basi. Dico, ma questi 'signori/e' non pensano a tutte le implicazioni che ho appena succitato? Non pensano che alla fine in questa meravigliosa isola, dove non vi è alcuno sviluppo, e non a causa delle basi militari, ma a causa dell'ottusità di un certo tipo di orientamento politico, presto si arriverà alla fame? Possibile con tutti gli inquinamenti che ci sono e che ci saranno, proprio quello delle basi, che crea lavoro, debba essere il più importante? Ma la vogliamo finire di dire e fare idiozie, e pensare a mantenere i posti di lavoro che sono sempre meno? Possibile che si facciano manifestazioni per eliminare posti di lavoro e non invece per crearne? E' una vergogna! Questa pseudo crociata di quest'ultimo periodo nei confronti di tutti i militari delle Forze dell'ordine e delle Forze armate ci ha veramente stufato. Anche perchè 'parrebbe' che si voglia ripristinare il servizio di leva obbligatorio. Se così fosse, ve lo immaginate un ragazzo/a costretto a svolgerlo completamente fuori Sardegna? E la gloriosa Brigata Sassari dove la mettiamo?? A Torino, Milano, Roma?
Oggi ricorre la festività delle Forze Armate, militari che hanno dato la propria vita per un ideale di libertà, e mi riferisco principalmente ai quasi 14.000 Sardi morti sul Piave e sull'Isonzo durante la Prima guerra mondiale, a tutti quelli caduti durante la Seconda guerra mondiale e a tutti quelli che lavorano quotidianamente per garantire la sicurezza di noi cittadini. Grazie a loro oggi noi possiamo godere dell'alto valore della libertà, e a loro va il nostro ricordo, il nostro pensiero e il nostro ringraziamento. W l'Italia. W la Sardegna. Forza Paris.
Sergio Troncia
18 Comments
Franco Plaisant
Mi dispiace, ma non posso tenere nella mia bacheca un “giornale” che riporta simili “articoli” intrisi del più becero servilismo, perciò….cancello !
Ad Maiora Media
È il parere di un lettore, rispettabile come il suo, se non fosse intriso di parole offensive che qualificano tutto il commento.
Buona cancellazione.
Franco Plaisant
E’ proprio per questo motivo che non si dovrebbero pubblicare simili cose, io, per mia formazione culturale rispetto tutti, ma certe cose le giudico intollerabili. Grazie comunque, molto gentile.
Giulio Fantini
prova a fare queste discussioni con le persone morte o ammalate a causa del cesio, torio ed altro.Comprati una casa a perda de fogu e auguri. procedo alla cancellazione, ritenendo indegno per i Sardi e la Sardegna, quanto scritto.
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