Nell’articolo 12 del Regolamento comunale riguardante il campo Nomadi di Sassari, approvato nel 2003, è stabilito che “ogni famiglia è tenuta a mantenere pulita la propria piazzola, le zone circostanti, gli spazi comuni e a custodire gli animali domestici, secondo le norme sanitarie vigenti. La sistemazione di eventuale materiale di recupero dovrà avvenire nel modo più ordinato possibile e nei siti indicati. E’ fatto assoluto divieto di accumulo di qualsiasi rifiuto solido ingombrante; l’eventuale rimozione forzata disposta dopo un richiamo verrà addebitata all’inosservante”.
Ma, come si evince da quattro determinazioni comunali del 2015 e da altre quattro del 2016, riferite alla pulizia ed allo smaltimento dei rifiuti ingombranti, risulta evidente che il Comune di Sassari ha speso rispettivamente 31mila e 26mila euro, per un totale di 57mila euro.
“Visto che il Comune ha speso quasi 60mila euro – ha commentato Desirè Manca, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, che sul tema ha presentato un’interrogazione al sindaco Nicola Sanna – la domanda, o meglio, le domande sorgono spontanee: quali e quanti sono stati i provvedimenti presi in materia dalla Commissione, prevista dal Regolamento comunale e costituita nel 2003? Ma soprattutto, per il benessere della comunità e dei cittadini sassaresi, oltre che delle casse di palazzo Ducale: perché l’articolo 12 del regolamento, puntualmente, rimane inascoltato e non viene rispettato”. (red) (foto di archivio)
(admaioramedia.it)