Finita la maratona per la Finanziaria in Consiglio regionale, ora viene il bello. Nel senso che ci si comincia ad interrogare su tutto quello che serve per farla camminare e ancora non c'è. E il vuoto è piuttosto grande. Mancano all'appello la legge di riforma degli Enti locali, che serve per redistribuire (con meno soldi) le funzioni della ex Province; la legge di riforma della Sanità, indispensabile per provare a risparmiare; la legge sull'Edilizia, che non sarà troppo keynesiana, ma ad oggi appare l'unica di rimettere in marcia l'economia. Insomma, un ingorgo che ricorda tanto quello del film di Alberto Sordi nei panni del vigile imbranato.
La maggioranza, stretta (…?) intorno al Governatore Pigliaru, dice che comincerà al più presto la fase del confronto e dell'ascolto dei territori, per cercare di mettere d'accordo tutti in un panorama amministrativo dove in molte città, soprattutto le più grandi, ci sono almeno due fazioni del Partito democratico in lotta fra loro, pronte a combattere su ogni cosa pur di non cedere niente all'avversario.
Senza contare che in primavera si vota in molte città e, primarie o non primarie, quelli sono sempre momenti in cui il Pd riesce a dare il peggio di sé. Poi magari vince ma, fra vincere a governare, c'è di mezzo un bel tratto di mare. Molto probabile, alla fine, che passi l'estate con i principali 'motori' della finanziaria ancora imballati. Keynes non avrebbe gradito…
SardoSono