E’ terminata la settimana scorsa l’attività autunnale di controllo della Guardia costiera nella filiera della pesca: in quattro operazioni, denominate Grecale ed Ostro, sono stati registrati dati importanti per numero di controlli e prodotto ittico sequestrato.
Le operazioni si sono svolte nei mesi di ottobre e novembre ed hanno visto impiegati oltre 60 tra uomini della Direzione marittima del Nord Sardegna che, coordinati dal direttore marittimo Maurizio Trogu, hanno effettuato controlli a mare ed a terra con ispezioni su pescherecci, punti di sbarco, ristoranti, rivenditori all’ingrosso ed al dettaglio, elevando sanzioni per un totale di circa 84.000 euro e sequestrando circa 26.000 chili di prodotti ittici.
Si trattava di prodotto privo delle dovute indicazioni in materia di etichettatura, tracciabilità ed informazioni obbligatorie per il consumatore finale. Infatti, tutte i prodotti della pesca e dell’acquacoltura devono essere rintracciabili in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione, dalla cattura o raccolta alla vendita al dettaglio al fine di garantire la tutela del consumatore finale.
Nell’attività sono stati denunciati per frode in commercio tre esercenti del nord Sardegna, che avevano spacciato prodotto ittico proveniente dall’Oceano Atlantico come prodotto locale. (red)
(admaioramedia.it)