Nella notte del 18 marzo 2015, ignoti, dopo aver forzato una finestra, si erano introdotti nella trattoria “Corru Longu” a Sant’Antioco rubando 40 bottiglie di vino e liquori vari; una tv da 32 pollici; 8 chili di caffè; dieci sedie; un set di coltelli; alimenti e salumi vari. Nel sopralluogo, effettuato dai Carabinieri, erano state rinvenute alcune macchie di sangue: uno dei ladri si era ferito forzando la finestra. Le macchie erano state inviate alla sezione cagliaritana del Ris, che ne estraeva il dna, classificandolo come ignoto.
Ieri, però, a conclusione delle indagini, i carabinieri di Sant’Antioco hanno denunciato, in stato di libertà, per il furto un pregiudicato della zona: C.A. di Iglesias, ma domiciliato a Villamassargia. Dopo il furto, i militari avevano continuato ad indagare, individuando alcuni elementi locali che potevano essere gli autori del furto, perciò in occasione di alcuni fotosegnalamenti, con l’autorizzazione dell’Autorità giudiziaria, avevano prelevato un campione di saliva utile per estrapolare il dna, campioni poi inviati ai laboratori di Cagliari, dove veniva accertata la corrispondenza del profilo genotipico di C.A. con quello estrapolato dalle tracce ematiche rinvenute sul luogo del furto. Durante gli accertamenti, l’uomo è stato individuato anche come responsabile di un altro furto avvenuto, il 21 dicembre 2007, a Gonnesa nel cantiere del Nuraghe Seruci, dove era stato repertato il dna. (red)
(admaioramedia.it)
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