Da qualche settimana, nelle farmacie sarde scarseggiano alcuni farmaci prescritti e distribuiti per conto del sistema sanitario regionale, anche quelli anticoagulanti, antipsicotici, contro il diabete e per altre gravi patologie, esponendo i malati a gravi rischi.
“Prescritti dagli specialisti tramite piano terapeutico, non si trovano in giacenza in farmacia, ma devono essere ordinati al momento della presentazione della ricetta medica compilata dal medico – hanno denunciato Paolo Truzzu e Salvatore Deidda, consigliere regionale e portavoce di Fratelli d’Italia – Una volta ordinati devono essere consegnati entro 48 ore e sul rispetto dei tempi deve vigilare la Regione. Ma sta garantendo il rispetto degli accordi previsti dal protocollo? Non sembra, anzi gran parte dei disagi sono stati creati dal nuovo sistema di gestione delle forniture nato con l’istituzione dell’Asl unica regionale (Ats). Serve un impegno diretto dell’Assessore della Sanità affinché i malati gravi sardi non vengano abbandonati, senza la possibilità di ricevere i farmaci necessari per la propria cura”.
Anche dai banchi di Forza Italia si è levata la protesta, denunciando la situazione della spesa sanitaria, dell’organizzazione dei servizi, dell’approvvigionamento dei farmaci e della gestione del personale: “Disgustati dalla mala sanità che sta vivendo la Sardegna – hanno commentato Alessandra Zedda e Pietro Pittalis, consiglieri regionali azzurri – Caos e disorganizzazione stanno portando allo sbando tutto il sistema sanitario. Oltre all’allarme di farmaci salvavita nelle farmacie, si aggiunge il forte malcontento che regna tra i lavoratori e i cittadini. I primi per le condizioni di lavoro insostenibili, a causa della carenza del personale qualificato e per il demansionamento a cui devono far fronte per sopperire alle carenze organizzative dell’ azienda. I secondi, perché assistono ai gravi disservizi causati dallo smantellamento di importanti presidi ospedalieri cittadini, quali il Marino e il Binaghi e declassamento del Brotzu. Davanti a questa gravissima situazione venutasi a creare registriamo le lunghissime liste d’attesa e una scadente organizzazione dei servizi che rischia di ripercuotersi negativamente sull’assistenza erogata. Un fallimento certificato”.
Infine, Zedda ha segnalato le voci di un avvicendamento alla guida della Assl di Cagliari, “finalizzato alla ricerca degli equilibri interni di maggioranza, a conferma della litigiosità e dell’inadeguatezza del governo di sinistra, capace esclusivamente a mantenere i posti di potere e clientelari a discapito di cittadini ed operatori”. (red)
(admaioramedia.it)