Per il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, i tagli alla sanità decisi dal Governo Renzi sono “colpa delle Regioni che non sono state in grado di rivedere la propria spesa” ed i conti della sanità sarda la “preoccupano come quelli delle altre Regioni". Queste parole, pronunciate al Congresso nazionale della Federazione dei medici di medicina generale svoltosi nello scorso fine settimana a Chia, hanno avuto eco anche nella stanza della Commissione sanità del Consiglio regionale: "Parole gravi e preoccupanti – ha commentato Marcello Orrù, vice presidente della Commissione – Ha espresso una chiara e forte rivendicazione di quella politica di tagli ai servizi e depotenziamento delle strutture sanitarie nei territori che il governo Renzi sta portando avanti in tutto il territorio nazionale e che in Sardegna stanno suscitando le giuste proteste di tanti amministratori e popolazioni locali. L'intento del governo è far ricadere sulle sole regioni la responsabilità degli altri costi della sanità ed utilizzare questa leva per sopprimere servizi essenziali per i cittadini. La Lorenzin però fa finta di dimenticare che in Sardegna è in atto un durissimo piano di ridimesionamento della rete ospedaliera che sta privando i cittadini di tante zone disagiate di servizi essenziali e spesso di quei servizi destinati alle fasce più deboli. In Sardegna la giunta Pigliaru ubbidisce alla lettera, succube e senza opposizione alcuna, alla volontà dell'esecutivo guidato da Renzi che è il vero responsabile di quanto sta accadendo nei diversi territori. La Sardegna rischia lo smantellamento di servizi essenziali ed è messo a rischio il fondamentale diritto di tanti cittadini alla propria salute”.
“Ha ben poco di che preoccuparsi per i conti della sanità in Sardegna, è la Sardegna, semmai, ad avere di che preoccuparsi, dal momento che già dal 2006, quando è stato sottoscritto l’accordo Soru-Prodi sulle entrate erariali, si trova a doversi fare carico per intero dei costi del proprio sistema sanitario – ha ricordato il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni – Le dichiarazioni della Lorenzin non riguardano la sanità, ma rientrano nella più generale campagna denigratoria del governo Renzi contro le Regioni. Il premier e una parte della maggioranza che lo sostiene puntano ad abolire sostanzialmente le Regioni, eliminando quelle a Statuto ordinario, sopprimendo l’Autonomia di quelle a Statuto speciale ed accentrando tutti i poteri in capo allo Stato. La nostra non è una Regione canaglia, è semmai una Regione abbandonata da uno Stato che sa solo prendere, che trattiene illegittimamente i soldi che ci deve mentre noi dobbiamo pagarci di tasca nostra la sanità, i trasporti interni e la continuità territoriale”. (red)
(admaioramedia.it)
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