Le nomine degli otto direttori delle Aree sociosanitarie locali (Assl) hanno riagitato le acque mai calme all’interno del Partito democratico. Ieri, sette consiglieri regionali dem hanno depositato un’interrogazione urgente all’assessore della Sanità, Luigi Arru, per conoscere le ragioni della mancata pubblicazione nel sito istituzionale dell’Azienda del curriculum vitae del direttore amministrativo dell’Azienda tutela della salute (Ats), Stefano Lorusso, negli atti relativi alla nomina, come previsto dalle norme sulla trasparenza.
Lorusso, ex dirigente amministrativo del servizio sanitario della Regione Basilicata, era stato scelto, come il direttore sanitario Enrichens, direttamente dal direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano: tra le condizioni poste al presidente Pigliaru per accettare la nomina, c’era proprio quella di scegliersi i due principali collaboratori dell’Azienda senza interferenze politiche e soprattutto al di fuori dell’Isola.
La domanda di trasparenza fatta da Cesare Moriconi, primo firmatario, Lorenzo Cozzolino, Roberto Deriu, Daniela Forma, Valter Piscedda, Antonio Solinas e Mario Tendas si lega fortemente ai dubbi sui titoli del dirigente prescelto: “E’ risultato idoneo a ricoprire nel prossimo quinquennio l’incarico di Direttore amministrativo dell’Ats sarda, ma sulla base della stessa normativa di riferimento, non risulta idoneo a ricoprire incarichi di pari rilevanza nell’ambito del servizio sanitario della Regione Lazio”. Ed hanno scritto citato la deliberazione n. 361 del 28 giugno 2016 della Regione Lazio sull’aggiornamento dell’elenco degli idonei alla nomina di Direttore generale delle Aziende del servizio sanitario regionale, dove Lorusso “non risulta idoneo a ricoprire incarichi di pari rilevanza nell’ambito del servizio sanitario della Regione Lazio”.
Già a novembre, critiche sui titoli del nuovo Direttore amministrativo erano state manifestate dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu: “Fino a oggi è stato direttore di un ufficio di una decina di persone dell’assessorato alla Sanità della Basilicata, una Regione di 570mila abitanti e con 2 sole Asl. Ha controllato, non gestito, un bilancio che non superava il milione di euro, non ha esperienza di management complessi quali quelli delle aziende sanitarie e, ciò nonostante, gli si vuole affidare un bilancio di quasi 3 miliardi di euro (un terzo del bilancio dell’intera Sardegna) e una macchina di oltre 22mila persone, in una situazione di profonda trasformazione della sanità isolana che dovrà affrontare un difficilissimo percorso di accorpamento di ben 8 aziende sanitarie”. (red)
(admaioramedia.it)
One Comment
Rosa Spina
Di cosa parliamo, scusate?
L’ex ASL 1, per esempio, e’ caratterizzata da incarichi fiduciari – le cosi’ dette posizioni organizzative – concessi a chi al momento delle nomine non aveva i titoli (ovvero esperienza) per ricoprire certi ruoli.
Incarichi ricoperti dallo stesso personale da circa 6 anni, alla faccia della rotazione come principio di lotta alla corruzione – come deve essere da linee guida dell’ANAC.
Incarichi nuovamente prorogati in fase di commissariamento ed anche ora con la nascita dell’ATS (Si vedano le deliberazioni di fine d’anno). Sono dati oggettivi, ripeto si vedano i privvedimenti pubblicati sul sito. Evidentemente tutto il restante personale in servizio non e’ considerato dai dirigenti e dall’amministrazione idoneo e/o all’altezza… Per carita’…