Parte ufficialmente il 15 aprile l'era della ricetta medica elettronica, che affianca l’iniziativa del Ministero della Salute col Fascicolo sanitario elettronico. Quindi, mai più ricette di carta. In questa rivoluzione sono coinvolte 660 farmacie e 1.660 medici di famiglia, che sono stati preparati per riuscire a partire fra due settimane e, parallelamente, è in corso l'adeguamento di tutte le strutture del Sistema sanitario regionale per registrare l'erogazione delle prestazioni sanitarie utilizzando il sistema della ricetta elettronica dematerializzata.
Ogni anno in Sardegna vengono emesse 21 milioni di ricette farmaceutiche e 4 milioni di prescrizioni di visite specialistiche, perciò "ci sarà sicuramente un forte risparmio per il bilancio della sanità sarda – ha sottolineato l'assessore della Sanità, Luigi Arru – visto che i moduli stampati dalla Zecca di Stato costano un milione di euro l’anno e sono interamente a carico della Regione, ma il vero obiettivo è un altro. Vogliamo favorire i percorsi diagnostici e terapeutici, nell’interesse dei cittadini e dei medici. I medici di famiglia, in molti casi, erano semplici estensori delle prescrizioni degli specialisti”.
Entro il 31 dicembre 2015, tutti i medici di famiglia saranno inseriti nel sistema e, perciò, in grado di prescrivere la ricetta dematerializzata che, almeno nella fase iniziale, sarà stampata in copia dallo stesso medico, mentre l’originale arriverà per via telematica direttamente alla farmacia in formato digitale.
“La copia cartacea diventa uno strumento transitorio – ha aggiunto Arru – Un promemoria che, quando il sistema sarà collaudato e gli utenti saranno ormai abituati alla novità, sarà abbandonato del tutto. Stiamo potenziando il Sisar (Sistema informativo sanitario integrato regionale), al quale entro la fine dell’anno saranno collegati tutti i medici (ora il 75%). La sicurezza è garantita: il percorso è stato già sperimentato coi certificati di malattia."
Dal fronte dell'opposizione, l'ex Governatore Cappellacci puntualizza: "Chi ha detto che non abbiamo fatto nulla e ha trascorso un anno a criticare la Giunta precedente ancora una volta raccoglie i frutti del nostro lavoro. Infatti, il 23 Aprile 2013, con il Fascicolo sanitario elettronico presentammo il primo passo di un percorso che prevedeva anche la ricetta elettronica. Stanziammo 9 milioni di euro in tre anni, con l’obiettivo di rendere la nostra Isola una delle Regioni all’avanguardia e di risparmiare il 5% della spesa sanitaria. Insomma, anche questo è ‘colpa di Cappellacci’, ma si sono scordati di dirlo”. (red)