Dopo la polemica sul bando per i cinque addetti stampa dell’Ats, la comunicazione dell’azienda sanitaria regionale è ancora al centro delle accuse dell’opposizione. Infatti, il direttore generale, Fulvio Moirano, ha deliberato la nomina del suo portavoce: Massimiliano Abbruzzese, 45enne torinese, che è stato consulente per la Commissione Sanità e Bilancio del Consiglio regionale del Piemonte per il Movimento 5 stelle (2014-2015) e precedentemente per l’Italia dei Valori (201o-2014) , oltre che nel 2015 assistente per la comunicazione della deputata grillina Giulia Grillo.
“Ats ovvero Azienda torinese della sanità”, così l’ha definita ironicamente Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia. Infatti, “il direttore generale, il piemontese Moirano, nomina portavoce il corregionale Abbruzzese. Il tutto pagato dai sardi. Dopo la nomina di ben cinque addetti stampa per gestire la comunicazione istituzionale della Asl unica, Moirano ha ritenuto necessario avere anche un proprio portavoce, figura che di solito è esclusiva dei vertici politici delle amministrazioni. Dovremmo capire che il vero capo della Sanità nell’Isola, quello che indica gli indirizzi, è Moirano e non più Arru? Allora, a questo punto, potremmo rinunciare ad avere anche un assessore”.
“E’ l’ennesima scelta – ha aggiunto Truzzu – che umilia le competenze interne dell’Isola. Non è stata fatta alcuna valutazione per individuare, tra i tanti dipendenti sardi della Sanità, qualcuno che potesse ricoprire quel ruolo. Abbruzzese, il grillino piemontese, con i suoi 50mila euro all’anno, conferma che la Asl unica non è altro che uno stipendificio che nulla ha a che fare né con la tanto sbandierata razionalizzazione della spesa pubblica, né con la garanzia di un’offerta migliore di salute per i sardi”.
All’attacco della nomina anche Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia: “Perfino il portavoce del ‘vicerè’ della sanità è piemontese. La sanità isolana è un ‘regno sardo-piemontese’, o forse ‘piemontese-sardo’, che conferma ancora una volta la tendenza del centro-sinistra ad affidare incarichi alla legione straniera. Con Soru abbiamo visto addirittura un assessore piemontese, con Pigliaru buona parte del sottogoverno è affidato a soggetti che provengono, per nascita o profilo professionale, sempre da quelle parti. Non entriamo nel merito del curriculum del prescelto, in cui intravediamo l’esperienza anche al servizio del gruppo del Movimento Cinquestelle della Regione Piemonte oltre a quella con il gruppo “Insieme per Bresso”, ma l’episodio è sintomo che di quel sovranismo di cui si ammantava questa giunta regionale non è rimasto nulla”. (red)
(admaioramedia.it)