La associazioni dei disabili sardi sono scese in piazza stamattina davanti all’assessorato alla Sanità contro le modalità di acquisto dei presidi ed ausili ortopedici previste dalla nuova centrale unica di fornitura. Modalità istituite per garantire un prezzo unico agli acquisti, ma che – lamentano le associazioni – comporteranno enormi disagi nella fornitura delle carrozzine (che non dovranno più essere collaudate dal medico), delle protesi e degli altri ausili che rischieranno di essere inadeguati e avranno dei costi di manutenzione a carico dei pazienti.
Incontrando una delegazione di manifestanti l’assessore alla Sanità Luigi Arru ha assicurato che “l’assessorato della Sanità proseguirà la verifica, già avviata, di tutti i passaggi della nuova gestione unificata dei presidi e ausili ortopedici e la conformità al capitolato di gara in capo all’Ats”. “Capisco le vostre preoccupazioni – ha detto l’assessore – e la gara unica, che comprende vari servizi tra i quali la sanificazione, è stata fatta per venire incontro alle esigenze delle persone in carrozzina e non certamente per creare disagi. Alcuni problemi sono legati ancora alla precedente gestione del servizio nelle singole Aziende sanitarie: ma unificare non significa non tener conto delle esigenze delle singole persone con disabilità”. L’esponente della Giunta Pigliaru ha comunque garantito che non c’è né ci sarà la standardizzazione dei presidi, che continueranno ad essere personalizzati.
Non è così ottimista il capogruppo consiliare dei Riformatori Sardi per l’Europa Attilio Dedoni. “Anche davanti ai disabili che protestano per rivendicare il loro sacrosanto diritto a un’assistenza sanitaria che tuteli l’autonomia personale e la qualità della vita, l’assessore Arru continua a non dare risposte in merito all’appalto per la fornitura di ausili e protesi, già bocciato senza appello anche dal Consiglio regionale”, ha dichiarato. “Invece di spiegare ai manifestanti quando e come intende dare attuazione alla mozione approvata dall’Assemblea, modificando le condizioni a cui avviene la fornitura dei presidi, Arru ha difeso il capitolato d’appalto, come ha già fatto in Consiglio. L’assessore – ha aggiunto Dedoni – pensa di poter tagliare i costi della sanità sulla pelle dei sardi, risparmiando sulla qualità dell’assistenza invece di tagliare gli sprechi. Questa volta, però, c’è un pronunciamento unanime dell’Aula che non può essere disatteso: dal contratto deve sparire la fornitura delle protesi senza collaudo da parte del medico fisiatra. Non stiamo parlando di merce che si acquista sugli scaffali di un supermarket: le protesi e gli ausili che garantiscono l’autonomia dei disabili devono essere personalizzati e collaudati da personale medico competente, che assicuri un’assistenza costante affinché l’utilizzo di strumenti inadeguati non finisca per causare danni e nuove patologie a soggetti che già si trovano a dover sopportare una condizione di oggettivo disagio. Per questo, la fornitura non può essere affidata in blocco a un’azienda che ha sede nella Penisola, ma si deve tornare a coinvolgere i laboratori protesici isolani, così come avveniva in passato. La mozione che ho presentato e che il Consiglio ha approvato parla chiaro: se questo si può fare all’interno dell’attuale contratto di fornitura, ben venga; altrimenti, il contratto deve essere risolto e la gara bandita nuovamente, riscrivendo il capitolato”.
“Sulla vicenda delle protesi, l’assessore si sta comportando allo stesso modo in cui sta facendo sullo smantellamento del Centro sclerosi multipla dell’ospedale Binaghi”, ha concluso il capogruppo dei Riformatori. “Da un lato rassicura i cittadini sulla salvaguardia dei livelli di assistenza e dall’altro tira dritto per la sua strada, tagliando le cure alle persone
più deboli e sofferenti pur di non intaccare i privilegi e il malaffare che continuano ad annidarsi nelle aziende sanitarie”.
Questa la controreplica dell’assessore Arru. “Qualcuno dovrebbe spiegare all’onorevole Dedoni che non basta scrivere sempre le stesse bugie, in comunicati sempre uguali, perché queste diventino verità. Quanto da mesi scrive il consigliere dei Riformatori sul Centro sclerosi multipla del Binaghi è stato da me smentito più volte, anche nei luoghi deputati quale il Consiglio regionale”, ha dichiarato Arru. “Può sembrare strano, ma questo assessore non si occupa di gare e di bandi, se non per verificarne la corretta applicazione e il miglioramento dell’assistenza. Pur tra mille difficoltà, stiamo mettendo ordine a un sistema sanitario nel quale l’affidamento in proroga era la norma e le persone con disabilità non avevano un’assistenza né adeguata né omogenea. Di queste storture dovrebbe occuparsi Dedoni, anziché preoccuparsi di riscrivere bandi di gara”.
(red)
(admaioramedia.com)