Si allarga nella maggioranza di centrosinistra il fronte degli scettici sul progetto di Asl unica regionale, presentato dalla Giunta Pigliaru. Dopo i primi scricchiolii rappresentati da un comunicato-ultimatum di Sel (“Confermiamo tutti i dubbi espressi, non intendiamo condividere la responsabilità di un prevedibile fallimento della riforma”), giunge un documento firmato anche da altri consiglieri regionali di Upc, Psi e Rossomori che chiedono un vertice di maggioranza per dissipare i dubbi e chiarire bene la questione. Ma il tempo stringe (l’arrivo in Aula inizialmente era calendarizzato per martedì prossimo, difficilmente sarà rispettato) ed il presidente Pigliaru anche ieri l’aveva detto a chiare lettere: “Non c’’è tempo per fare passi indietro rispetto a una riforma così essenziale per migliorare la sanità sarda”. Vuole a tutti i costi rispettare l’impegno preso con pubblico annuncio dopo l’approvazione in Consiglio regionale lo scorso dicembre: partenza dell’Asur il 1° luglio. Peraltro, il 30 giungo scade l’ennesima proroga concessa ai commissari delle attuali Asl. Ma tutto fa pensare che si profili un inaspettato passo indietro del Governatore, perché la resa ai ‘ribelli’ si intuisce nelle parole del capogruppo Pd, Pietro Cocco: “Concordo con l’invito dei colleghi per una maggiore condivisione dei processi di cambiamento in atto. Un processo di riforma che incide in maniera così sostanziale nella riorganizzazione del sistema sanitario richiede un percorso di ascolto e di ampia partecipazione di tutte le forze politiche per poter arrivare alla sua approvazione con una maggioranza qualificata”.
Quindi, salterebbe il cronoprogramma stabilito da Giunta e maggioranza nell’ultimo vertice e la domanda di Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia, sorge spontanea: “Dov’erano questi consiglieri, quando la Giunta regionale di centrosinistra (cui appartengono) affrontava il riordino della rete ospedaliera e la questione Asl unica, e le opposizioni richiamavano invano il confronto auspicando il coinvolgimento di medici e infermieri?”. Interrogandosi sul perché questo “guizzo di schiena dritta” avvenga solo oggi: “Adesso i partiti minori della coalizione si accorgono che il problema sta nei servizi sanitari e nel riordino della rete ospedaliera. Eppure noi lo diciamo da mesi. Sel, Upc e Rossomori arrivano tardi, purtroppo: perché i proconsoli dell’assessore Arru e del direttore generale dell’Assessorato Giuseppe Sechi hanno già provveduto a compiere un riordino in totale assenza del piano, passando sopra le prerogative del Consiglio regionale”.
Forse, ipotizza Locci, “non sono riusciti ad ottenere una merce di scambio spendibile per il loro ‘sì’ al piano di Arru e soci. Il progetto della Asl unica (che unica non è, ma sono cinque) ha gettato nello scompiglio il mondo della Sanità e, soprattutto, i cittadini, che quotidianamente si scontrano con servizi non all’altezza della domanda di salute. Il tema vero non è la Asl unica, bensì il governo serio e ponderato di quello di cui disponiamo. Ci auguriamo che la presa di posizione dei partiti minori del centrosinistra faccia rinsavire anche la Giunta e si possa finalmente discutere di riforme, con il coinvolgimento delle opposizioni, avendo come unico faro l’interesse dei sardi”.
Per Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, è la riedizione di ciò che è già capitato durante la discussione sulla riforma degli Enti locali: “Anche dietro la nascita dell’Asur non c’è alcuna volontà di migliorare la situazione attuale, razionalizzare la spesa e pensare a cosa sia veramente meglio per i cittadini. Perciò, il banchetto che la sinistra sta intavolando attorno all’Asl unica è uno spettacolo indegno. Nascoste dietro le belle parole di tutela della salute dei sardi, Giunta e maggioranza si apprestano a scannarsi l’un l’altra per cannibalizzare poltrone e stipendi”.
L’esponente di FdI punta il dito contro la lotta di potere interna alla maggioranza di centrosinistra: “Tra chi vuole mantenere le vecchie sacche di potere clientelare e chi, galvanizzato dal voto delle Amministrative, batte i pugni chiedendo spazio e nomine nella nuova Asur. Fa sorridere che questo squallido teatrino sia addirittura ammantato di nobili propositi, come la tutela della salute dei cittadini. Lo sfascio della Sanità sarda, i disagi creati ai pazienti in tutta l’isola, la meritocrazia all’interno delle strutture ospedaliere non hanno mai interessato questa Giunta, né la sua maggioranza che per due anni hanno pensato solo a nominare commissari amici e creare clientele”. (red)
(admaioramedia.it)
4 Comments
ignazio_locci
RT @admaioramedia: Aumentano ribelli su Asl unica. @ignazio_locci : Si svegliano tardi. @truzzu : Sinistra banchetta su pazienti https://t.…
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