Nei giorni scorsi, l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha annunciato l’abolizione del blocco del ‘turn over’ del personale delle aziende ospedaliere e ospedaliero-universitarie e dell’Ats, che consentiva la copertura dei posti nel rispetto di precisi limiti e in rapporto a specifiche discipline mediche.
“Per non pregiudicare i servizi essenziali e assicurare una maggiore rispondenza delle scelte organizzative agli obiettivi generali di tutela della salute – ha spiegato l’assessore Arru – si rende necessario demandare alle Aziende del servizio sanitario regionale le decisioni in materia di assunzioni. Per questo motivo è necessario modificare la delibera del primo settembre 2015 che aveva bloccato il turn over. Sebbene non si registrino complessivamente, nell’attuale contesto, gravi carenze di personale, esistono però attività, servizi o reparti in cui è necessario colmare vuoti e dare risposte in termini di migliore assistenza”.
La delibera, approvata dalla Giunta regionale, consente di scegliere nuovo personale all’interno del tetto di spesa, con una sostanziale novità rispetto al passato: viene meno la corrispondenza dei ruoli tra chi va in pensione e chi subentra e diventa predominante il principio della reale utilità delle nuove figure che vengono inserite. Le singole aziende potranno assumere le decisioni sugli avvicendamenti del personale, in piena autonomia, nel rispetto dei target di risparmio assegnati.
Dall’opposizione, il consigliere regionale di Forza Italia, Edoardo Tocco, anche vice presidente della Commissione consiliare sanità, sollecita interventi mirati sul personale del comparto sanitario: “Più risorse per stabilizzazioni, contratti e nuove assunzioni per garantire all’organico di medici, infermieri e operatori socio sanitari le ore di riposo tra un turno e l’altro senza incidere sulle prestazioni”.
“Nel frattempo – ha sottolineato Tocco – negli ospedali sardi, ad esempio il Brotzu, sono stati persi diversi posti di lavoro e il personale è ormai inadeguato. Si pensi all’età avanzata di una grande fetta dell’organico e ai problemi causati dal servizio. Proprio per questo diventa fondamentale incrementare delle risorse sul bilancio non per i medici, ma per migliorare la qualità e la quantità dei servizi erogati ai cittadini. Bisogna fare spazio ai giovani all’interno delle corsie al più presto possibile perché imparino, si formino e scoprano la realtà del comparto medico. Medici, infermieri, operatori socio sanitari attendono una svolta sulle selezioni”. (red)
(admaioramedia.it)
One Comment
Gigi Loi
Obiettivo stabilizzare interinali … entrati con giunta precedente …costi si spesa personale invariata in quanto gravavano su altro centro di costo …. provate a fare i concorsi … ??? Invece di questa farsa assumete direttamente e basta … farlocchi ..del resto come i medici che si sa già tutto