"Il nostro sistema penale minorile è fin troppo permissivo: lo Stato investe tantissimo nel tentativo di avviare al recupero i minori che commettono reati. E lo fa bene, anche grazie a strutture come il carcere minorile di Quartucciu. Perciò, sono perplesso per la lettera con cui Don Ettore Cannavera ha recentemente comunicato la decisione di lasciare l’incarico di cappellano del carcere di Quartucciu." Così Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia, ha commentato la lettera del religioso che ha fortemente criticato la gestione dell’Istituto penitenziario.
"Sono convinto che sarebbe il caso di investire nella struttura di Quartucciu per renderla più vivibile sia per chi vi lavora, sia per chi vi è detenuto – ha sostenuto Locci – La Polizia penitenziaria, come ben sa Don Ettore, è infatti costretta a turni massacranti per gestire al meglio l’importante numero di detenuti che affolla l’istituto. Minorenni che si trovano a Quartucciu perché non hanno aderito a progetti alternativi, oppure perché commettono altri reati nonostante ammessi a programmi di recupero sociale presso case-famiglia, che non dimentichiamolo comportano dei costi tutt’altro che esigui. E di sicuro lo Stato non può pagare all’infinito".
"Non dobbiamo cedere alla deriva buonista – ha concluso il consigliere azzurro – Al sacerdote vanno il mio rispetto e la mia comprensione, ma occorre sottolineare che nell'esecuzione della pena lo Stato deve garantire il cosiddetto 'recupero' mediante l’applicazione di pene certe, senza mai perdere di vista che si tratta di minori". (red)
(admaioramedia.it)